Informo gli studenti di Biologia che intendo aderire allo sciopero proclamato dai docenti e quindi l’esame previsto il 7 settembre potrebbe non tenersi. Come previsto dalle regole dello sciopero, se dovessi scioperare, inserirò un successivo appello nel mese di settembre. La data sarà comunicata in seguito. Solo gli studenti già iscritti per l’appello del 7 potranno sostenere l’esame durante la nuova data.
I motivi dello sciopero
1. La perdita economica totale derivante dal blocco degli scatti, che naturalmente si ripercuoterà sulla pensione e sul trattamento di fine rapporto, è dell’ordine delle decine di migliaia di euro per singolo docente, con i più giovani particolarmente svantaggiati (alcuni parlano di una media di 90.000 euro/docente).
2. il blocco degli scatti è stato rimosso per tutte le categorie del pubblico impiego tranne i professori universitari, gli unici a non aver finora attuato alcuna forma di protesta organizzata, spontanea o coordinata da organizzazioni sindacali o altrimenti rappresentative della categoria.
3. Lo “sciopero degli esami” è una protesta alquanto blanda e congegnata in modo da provocare qualche disagio, ma non danni: consiste in sostanza nel mero differimento di 14 giorni della data del primo appello di settembre.
4. Lo sciopero avrà effettivamente luogo solo se il MIUR non avanzerà nel frattempo proposte concrete per la soluzione della vertenza.
5. La Commissione di Garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero ha dichiarato che la proclamazione dello sciopero è pienamente legittima.
6. L’iniziativa ha avuto un’insperata risonanza mediatica e ha raccolto l’immediata attenzione delle autorità; le stesse che fino al momento della sua proclamazione avevano reiteratamente ignorato qualsiasi invito ad aprire un tavolo di discussione sulla questione.
7. Stante appunto la risonanza mediatica, un eclatante fallimento dell’iniziativa proverebbe una volta per tutte che i lavoratori dell’Università sono incapaci di mettere in atto iniziative congiunte di lotta in difesa dell’istituzione di cui fanno parte, che è da decenni bersaglio di politiche di de-finanziamento e di iperburocratizzazione sul cui merito confido non occorra discutere.
8. Al contrario, la riuscita dell’iniziativa, sia pure basata su un coordinamento alquanto informale e spontaneo, potrebbe far sperare in una nuova stagione di confronto con dei decisori politici che hanno finora sistematicamente ignorato le voci di chi
all’università studia o lavora.