Day 07:30

  • Le PEO 2017 e Babbo Natale

    6 novembre 2017
     
    Dopo la pubblicazione del bando PEO 2017 capita che alcuni colleghi mi chiedano
    Ma come è possibile che il numero di progressioni 2017 sia così basso e che tanti di noi continueranno a non avere nulla? Nell’assemblea del dicembre 2016 non si era parlato di solidarietà tra colleghi? Se l’anno scorso io ho rinunciato ad un pezzo di valutazione per consentire il raddoppio delle PEO 2016, quest’anno i beneficiari della mia solidarietà in che modo saranno solidali con me, rinunciando ad un pezzo di valutazione o di altre indennità?
     
    Ai colleghi con i quali ho più confidenza rispondo “Buongiorno, ben svegliato! Non ti hanno insegnato che se compi un gesto di solidarietà non lo fai per ottenere qualcosa in cambio, ma solo per guadagnarti il Paradiso?
     
    Le feste natalizie sono alle porte e, come era prevedibile, nessuna decisione in merito al finanziamento delle PEO 2017 è stata assunta dalle parti contrattuali (“Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato!”)
    Vi esortiamo a rileggere l’accordo per il raddoppio PEO 2016, in cui l’amministrazione, la RSU ed alcuni sindacati (non la UIL) hanno deciso di:
    • raddoppiare il numero di PEO 2016 riducendo le risorse di parte fissa destinate alla valutazione;
    • riunirsi ad inizio anno per determinare il finanziamento PEO 2017, che le parti concordano non potrà più avvenire con la riduzione delle risorse per la valutazione ma solo con la decurtazione di altre indennità (tradotto: per le PEO 2017 non si tocca la valutazione 2017, ma solo altre indennità, tipo: indennità mensile, posizioni organizzative, turni, reperibilità…)
    Le strade per aumentare il numero di PEO 2017 sono, quindi, due:
    • riduzione generalizzata dell’indennità mensile di Ateneo o di altre indennità (posizioni organizzative, turni, reperibilità…), che si tradurrebbe in un recupero di porzioni di stipendio già incassate nel corso dell’anno anche da chi non farà la PEO 2017 (tale opzione doveva essere esplorata ad inizio anno, ma adesso la sua attuazione risulterebbe alquanto traumatica);
    • autofinanziamento, ossia: coloro i quali ottengono la PEO 2017 ricevono un’indennità mensile di Ateneo più bassa, di un importo quasi corrispondente all’incremento stipendiale ottenuto grazie alla PEO. Coloro i quali non ottengono la PEO 2017 non sono coinvolti.
    Considerato che Babbo Natale non esiste (così come la “solidarietà ciclica”), la UIL ha avanzato la proposta num. 2. I benefici sarebbero essenzialmente giuridici, ossia: un pezzo di IMA si trasformerebbe in incremento di stipendio fisso. La retribuzione non crescerebbe, ma sarebbe più stabile.
     
    La UIL ha ufficializzato la propria posizione in due momenti:
    3 aprile 2017, in vista di una riunione sul tema;
    2 ottobre 2017 (VEDI FILE), in vista di una riunione sui criteri selettivi PEO 2017.
     
    Invitiamo l’amministrazione e le altre parti sindacali ad aderire alla nostra proposta e, a tal fine, chiediamo la calendarizzazione di un incontro sul punto…Almeno prima che Babbo Natale arrivi sul serio, anche quest’anno, a mani vuote!
     
    P.S.: ben venga l’incremento delle risorse variabili da parte dell’amministrazione, che si tradurebbe in maggiori somme distribuite in valutazione….Ma tutto ciò non ha nulla a che fare con l’incremento del numero di PEO, che devono essere finanziate con risorse fisse.
     
    Il Segretario UIL RUA di Ateneo
    Giorgio Mancosu
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