Il 7 novembre, alle 12 nell’ex – Biblioteca del Campus Aresu, Tomás Serrano Coronado terrà la conferenza “Traducción de la blasfemia a una cultura no blasfema”, progetto di ricerca sviluppato dal Dipartimento di Linguistica applicata della Scuola Nazionale di Lingue, Linguistica e Traduzione dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).
Nella cultura italiana è ben diffusa la blasfemia, intesa come atto linguistico la cui intenzione pragmatica è quella di offendere i valori sacri, dovuto senza subbio alla forte presenza della Chiesa cattolica. Tuttavia, con il passare dei secoli, a questo valore se n’è sommato uno più comune per esprimere contrarietà, frustrazione, sorpresa, accordo, elogio, a tal punto che la blasfemia si è trasformata in una semplice interiezione, portando a un uso frequente di eufemismi anche nella letteratura italiana.
Durante l’incontro si cercherà di capire come tradurre la blasfemia in una cultura non blasfema, come il caso del Messico, senza perdere la sua intenzione pragmatica. A tal fine verrà proposta la letteratura prodotta da Lawrence Venuti.
La conferenza è aperta a tutti.