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  • INDENNITA’ DI VACANZA CONTRATTUALE 2010

    CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO 2010-2012

    (INDENNITA’ DI VACANZA CONTRATTUALE 2010)

    La Ragioneria dello Stato ha pubblicato nel proprio sito i calcoli relativi alla indennità di vacanza contrattuale (anno 2010), da corrispondere nel mese di aprile al personale delle Amministrazioni pubbliche non statali.

    Consideriamo tale iniziativa un atto dovuto che, come tale, non può avere alcuna influenza sul rinnovo dei CCNL scaduti il 31 dicembre 2009.

    Entro il mese di aprile ci attendiamo la sottoscrizione dell’accordo quadro sulla definizione dei nuovi Comparti di contrattazione, sulla base delle modifiche apportate al D.Lgs. 165/2001 dalla recente legge di riforma del pubblico impiego.

    Restiamo quindi in attesa della annunciata convocazione, da parte dell’ARAN, dei tavoli di contrattazione, nei tempi e nei modi concordati con il Ministero della Funzione Pubblica.

    E’ evidente che qualsiasi strumentale ritardo od ostacolo a questo percorso sarà considerato privo di giustificazione e non potrà che avere come risposta la ripresa delle azioni di lotta interrotte nel dicembre 2009.

    Rammentiamo inoltre che “l’erogazione dell’IDV” non nasce con l’accordo del 2009, ma è “figlia” dell’accordo del 1993, sottoscritto con tutte le OO.SS.

    Alcune sintetiche considerazioni nel merito “tecnico”della questione.

    L’Art. 47-bis del D.Lgs. 165/01, introdotto con il Decreto Brunetta, prevede che, dopo 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria (1-1-2010), che dispone in materia di rinnovi dei contratti, con delibera del Comitato di Settore, sentite le OO.SS., possono essere erogati, in via provvisoria e salvo conguaglio, gli incrementi stipendiali previsti.

    In assenza di tale erogazione, la stessa norma dispone il pagamento dell’indennità di vacanza contrattuale (in assenza di rinnovo del CCNL) a partire dal mese di aprile dell’anno successivo alla scadenza.

    Pertanto il Ministero del Tesoro ha pubblicato gli importi da corrispondere da ciascuna Amministrazione Pubblica pari al 30% ed al 50% del Tasso di Inflazione Programmato (1,5% dello stipendio tabellare in vigore al 1-1-2010) rispettivamente dal 1 aprile p.v. e dal 1 luglio p.v., utilizzando la formula:

    I.V.C.

    INDENNITA’ DI

    VACANZA CONTRATTUALE

    MENSILE

    = STIPENDIO

    TABELLARE

    MENSILE IN VIGORE

    AL 1-1-2010

    X 1,5%

    TASSO DI

    INFLAZIONE PROGRAMMATO

    PER IL 2010

    X 30%

    DAL 1-4-2010

    50%

    DAL 1-7-2010

    Quindi, dal mese di aprile e fino alla erogazione dei nuovi stipendi, derivanti dal prossimo rinnovo contrattuale, le Amministrazioni dovranno erogare i seguenti importi lordi – tratti dal sito della Ragioneria Generale dello Stato – che saranno riassorbiti negli incrementi retributivi del CCNL relativo al triennio 2010-2012:

    Indennità di vacanza contrattuale

    Università – IVC 2010 – valori mensili – TIP 1,5% i.v.c. al 30% del TIP i.v.c. al 50% del TIP
    Stipendi mensili (euro) 0,45% 0,75%
    valore mensile da aprile  2010 (euro) valore mensile da luglio 2010 (euro)
    Dirigente II Fascia 3.086,92 13,89 23,15
    Dirigente II fascia A Tempo Determ. 3.086,92 13,89 23,15
    Ex Ispettore Generale Re 3.086,92 13,89 23,15
    Ex Direttore Divisione Re 3.086,92 13,89 23,15
    Posizione Economica Ep7 2.837,48 12,77 21,28
    Posizione Economica Ep6 2.725,27 12,26 20,44
    Posizione Economica Ep5 2.617,89 11,78 19,63
    Posizione Economica Ep4 2.502,09 11,26 18,77
    Posizione Economica Ep3 2.312,36 10,41 17,34
    Posizione Economica Ep2 2.183,91 9,83 16,38
    Posizione Economica Ep1 2.048,38 9,22 15,36
    Professore Incaricato Esterno 2.183,91 9,83 16,38
    Professore Incaricato Interno 869,83 3,91 6,52
    Posizione Economica D7 2.320,60 10,44 17,40
    Posizione Economica D6 2.236,60 10,06 16,77
    Posizione Economica D5 2.155,91 9,70 16,17
    Posizione Economica D4 2.078,90 9,36 15,59
    Posizione Economica D3 1.974,59 8,89 14,81
    Posizione Economica D2 1.889,05 8,50 14,17
    Posizione Economica D1 1.814,99 8,17 13,61
    Posizione Economica C7 1.918,81 8,63 14,39
    Posizione Economica C6 1.856,01 8,35 13,92
    Posizione Economica C5 1.795,44 8,08 13,47
    Posizione Economica C4 1.737,25 7,82 13,03
    Posizione Economica C3 1.649,02 7,42 12,37
    Posizione Economica C2 1.582,76 7,12 11,87
    Posizione Economica C1 1.551,25 6,98 11,63
    Posizione Economica B6 1.704,48 7,67 12,78
    Posizione Economica B5 1.638,65 7,37 12,29
    Posizione Economica B4 1.575,59 7,09 11,82
    Posizione Economica B3 1.505,79 6,78 11,29
    Posizione Economica B2 1.439,25 6,48 10,79
    Posizione Economica B1 1.350,12 6,08 10,13
    Collaboratore Ed Esperto Linguistico (Cel) 1.207,41 5,43 9,06
    N.B: – Per i dirigenti lo stipendio è fermo all’1.1.2005 (biennio 2004-2005)
    – Per il personale da B a EP lo stipendio è aggiornato al 1°.01.2009 (biennio 2008-2009)
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  • DDL GELMINI RICERCATORI IN MOBILITAZIONE

    Roma, 1° aprile 2010 – Prot. 47

    Come è a tutti noto il DDL Gelmini sull’Università è all’esame del Senato e nei prossimi giorni verranno esaminati gli emendamenti, proposti da più parti e con vari obiettivi.

    Intanto, come era prevedibile, una vera e propria “bagarre” si sta sviluppando all’interno dei nostri atenei.

    A determinarla sono le giustificate iniziative dei ricercatori universitari, che stanno attivandosi in tutto il Paese con forme di protesta.

    Già si anticipano una serie di complicazioni nelle attività didattiche e forti disagi a studenti e famiglie per indisponibilità dei ricercatori alle attività finora rese a titolo volontario, con conseguente impossibilità per gli Atenei di attivare corsi di laurea, esami di laurea, attività didattiche non obbligatorie per legge etc.

    Nelle audizioni parlamentari e negli incontri con il MIUR abbiamo, come UIL e insieme a tutte le rappresentanze sindacali del settore, ammonito sulla insufficienza della proposta di riforma nel punto nodale dei nuovi assetti, in particolare in materia di stato giuridico della docenza e del ruolo dei ricercatori.

    Nello scorso mese di gennaio questa Segreteria Nazionale ha espresso la richiesta di una “correzione radicale delle scelte, soprattutto su due terreni: precariato e ricercatori”: istanza che oggi non possiamo che riconfermare, alla luce della protesta e della forte mobilitazione dei ricercatori universitari.

    Va riconosciuta la terza fascia docente con diritti e doveri; e se invece si vuole passare ad un modello strutturato su due fasce, occorre intanto esplicitarlo. E’ comunque necessario un confronto serrato per individuare le soluzioni utili a riconoscere il lavoro svolto dal 1980 ad oggi.

    Non si può pensare di risolvere il “problema ricercatori” limitandosi a rinchiudere in un recinto blindato coloro che tengono in piedi una parte consistente dell’attività degli Atenei! La messa ad esaurimento di 25.000 ricercatori, docenti a tutti gli effetti, è un atto arbitrario che resterà nella storia della nostra Università come una delle pagine peggiori.

    In questo quadro, l’istituzione del ricercatore a T.D. nella forma prevista dal DDL costituirà un elemento oggettivo di conflitto, sia verso gli attuali ricercatori sia verso i precari.

    Come infatti da noi affermato in occasione delle – poche – audizioni parlamentari e degli – scarsi – incontri al MIUR, l’istituzione del ricercatore a T.D. come forma esclusiva, o quanto meno prevalente, di accesso alla carriera richiederebbe almeno due condizioni: a) il divieto di assumere in altra forma (mentre il DDL opera un’altra scelta, confermando per intero tutte le forme precarie esistenti, e assommando loro la nuova fattispecie di rapporto); b) un vincolo interno alla programmazione di Ateneo nel medio termine, che costringa gli Atenei ad un rapporto obbligato tra contratti a T.D. accesi e previsioni di reclutamento (indicativamente, almeno 2 a 1).

    Dal punto di vista politico consideriamo sbagliata ed irresponsabile la decisione di non affrontare in alcun modo un nodo esplosivo e delicatissimo come il reclutamento dei giovani, ovvero la decisione di non intervenire in alcun modo sul disordine attuale del mercato del lavoro universitario, sommando problemi vecchi a nuovi.

    Scelta ancor più errata se inquadrata alla luce del quadro di attuazione del piano di reclutamento già previsto dal piano Mussi, ovvero con una platea di possibili reclutandi – già insufficiente – ridotta della metà.

    Per il personale docente, ivi inclusi i ricercatori delle facoltà di medicina, si ritiene imperativa la perequazione alle voci stipendiali dei pari grado della sanità, fatte salve tutte le indennità aggiuntive previste dal CCNL della dirigenza sanitaria.

    La Segreteria Nazionale

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  • Dirigenti, al via il primo giro di valzer

    articolo apparso su “L’Unione Sarda” del 31.3.2010

    Università.

    Proposta del rettore per la riorganizzazione delle direzioni amministrative

    Dirigenti, al via il primo giro di valzer

    In vista quattro pensionamenti e nuovi incarichi per altri otto

    Mercoledì 31 marzo 2010
    Spostamenti in vista negli uffici delle direzioni amministrative dell’Università. La proposta del rettore al vaglio del cda.
    G iro di valzer dei dirigenti dell’Università. Il prossimo maggio scadono i contratti per tutti i dodici responsabili delle varie Direzioni in cui si suddivide l’attività amministrativa dell’Ateneo. Quattro andranno in pensione, mentre a lavoro resteranno in otto, oltre al direttore amministrativo. In vista di questa scadenza, il rettore Giovanni Melis sarebbe già al lavoro per definire la nuova organizzazione degli uffici anche in vista di un miglior funzionamento e snellimento della macchina amministrativa.
    LA PROPOSTA Sembra che il rettore risolverà il problema del pensionamento dei 4 dirigenti (Gabriella Vallascas, Enrico Tuveri, Franco Meloni e Cecilia Atzei) proponendo al Consiglio di amministrazione qualche accorpamento delle direzioni e, contemporaneamente, la rotazione di molti dirigenti. Secondo indiscrezioni, resterebbero al loro posto solo Ninni Pillai (Lavori Pubblici), Gaetano Melis (Servizi informatici), Pina Locci (Didattica) e Marilena Bernardi (Finanze) che dovrebbe assumere anche la vice direzione amministrativa, settore che verrebbe accorpato alla direzione Affari generali e legali. Per quanto riguarda invece i movimenti dei dirigenti si dice che Fabrizia Biggio passerà dall’Orientamento (che sarà accorpato alla Didattica) al Personale, che a sua volta dovrebbe essere arricchito dalle competenze per le Risorse Umane. Un’altra dirigente, Donatella Tore, dovrebbe passare dalle Risorse Umane ai Servizi bibliotecari, mentre Angela Carreras dalla Ricerca scientifica verrebbe spostata alle Relazioni internazionali, così come Silvana Congiu dalle Biblioteche andrebbe alla Ricerca scientifica che il rettore avrebbe intenzione di accorpare alla direzione Territorio e sviluppo.
    LO SCENARIO Una proposta, dunque, che prevede sia delle conferme che degli spostamenti all’interno dei vari settori, anche alla luce dei rapporti di fiducia con i singoli dirigenti. Un’ipotesi organizzativa che dovrà passare al vaglio del Consiglio di amministrazione, oltre che essere discussa con i sindacati e naturalmente con gli stessi dirigenti che avranno da dire la loro sull’assunzione di eventuali nuovi incarichi.
    SINDACATI Intanto i sindacati attendono di essere convocati per discutere delle indennità previste dal contratto integrativo. «L’amministrazione sta andando per la sua strada, dando la priorità allo staff del rettore – denunciano tutti i sindacati – siamo pronti a discutere a tutto campo ma su una proposta che riguardi tutto il personale tecnico e amministrativo». (c.ra.)
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  • Il ritorno dello staff

    ovvero, la solita storia dei figli e dei figliastri nell’applicazione del contratto.

    Comunicato Unitario OO.SS. e RSU del 30.3.2010

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  • Progressioni orizzontali…Subito !

    FLC – CGIL CISL – UIL – CSA/CISAL – CISAPUNI/CONFSAL

    SINDACATI DELL’UNIVERSITA DI CAGLIARI

    RSU

    Cagliari, 26 marzo 2010

    Al Direttore amministrativo

    A tutto il Personale

    e p. c. Al Magnifico Rettore

    A oltre tre mesi dall’accordo di contrattazione integrativa, ancora non è stata nominata la commissione del concorso per le progressioni economiche orizzontali nelle categorie (PEO) del personale per l’anno 2009.

    Riteniamo che sulle politiche del personale si sia tardato fin troppo e che non ci siano ulteriori motivi per differire ancora sulla conclusione di questo capitolo contrattuale.

    E’ opportuno che la Direzione amministrativa proceda immediatamente alla nomina della Commissione del concorso, cosi come previsto dal bando.

    E’ opportuno che la Commissione si riunisca tempestivamente e che si provveda contestualmente all’ immediata pubblicazione dei criteri di valutazione da essa determinati, prima dell’analisi delle domande presentate.

    Trascorsi sette giorni dalla presente, in assenza di riscontri concreti, le OOSS e le RSU dell’Ateneo proclameranno lo stato di agitazione del personale.

    Per evitare che anche per le progressioni orizzontali 2010, contenute nello stesso accordo di dicembre, si producano simili ritardi, chiediamo l’immediata convocazione di un incontro di contrattazione integrativa per l’attivazione delle relative procedure.

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