scheda master

 

MASTER DI PRIMO LIVELLO PER ESPERTO IN GESTIONE, CONSERVAZIONE, RESTAURO DEI PRODOTTI AUDIOVISIVI E MULTIMEDIALI

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Organizzatore:

Università di Cagliari, Facoltà di Scienze della Formazione.

Gestione didattico-organizzativa:

Corso di Laurea in Scienze della comunicazione
CELCAM – Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità
Direttore del Master Antioco Floris

Partner:

Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport;
Istituto Superiore Regionale Etnografico;
Cineteca Sarda-Società Umanitaria;
Università di Udine, Dams cinema e laboratorio La camera ottica. Film and Video Restoration, sede di Gorizia.

Periodo di svolgimento:

AA 2009-2010 – da marzo a settembre 2010.

Articolazione didattica e partecipazione:

Il corso è articolato per moduli e l’attività si svolge di norma dal lunedì al venerdì  i pomeriggi dalle 15.00 alle 19.45 per un monte ore settimanale che oscilla dalle 20 alle 30 ore. In alcuni casi ci saranno delle lezioni anche il sabato mattina.

Sono previsti circa 70 giorni di lezione da svolgersi dalla seconda metà di marzo alla prima metà di luglio.  Fra la seconda metà di luglio e la prima metà di settembre si terranno gli stage (una settimana di 40 ore nel continente e il resto in Sardegna). L’ultima decade di settembre prevede alcune lezioni di chiusura e l’esame finale.

La frequenza è obbligatoria ed è consentito un massimo di 72 ore complessive di assenza (20%). Sono previste due settimane di stage in azienda, una di queste da svolgersi in strutture specializzate nel continente (le spese sono a carico del master).

Obiettivi formativi:

Il master si propone di formare operatori esperti nella conduzione di moderni centri culturali e archivi destinati alla gestione, conservazione, restauro dei prodotti audiovisivi e multimediali.

Le molte mediateche oggi esistenti in Sardegna operano esclusivamente nella raccolta e diffusione di materiale di normale distribuzione come film, software, immagini, prodotti multimediali digitali, e solo pochissime, la Cineteca Sarda e l’Istituto Etnografico, conservano materiali originali e d’archivio anche di notevole importanza nel contesto mondiale. Negli anni recenti però, a livello nazionale e internazionale, è venuta sviluppandosi una consapevolezza nuova, anche in relazione ai risvolti economici, verso quei prodotti audiovisivi tradizionalmente relegati ad ambiti marginali della cultura ufficiale o a contesti domestici quali i film di famiglia e il cosiddetto cinema amatoriale, cosa che fa ritenere che le mediateche decentrate possano svolgere nei prossimi anni un ruolo nuovo nella raccolta e valorizzazione di materiali audiovisivi legati al territorio. Altri importanti archivi audiovisivi in Sardegna sono quelli delle televisioni. Fra questi il più rilevante è certamente quello della Rai, con un patrimonio davvero molto consistente che negli ultimi anni si sta cominciando a restaurare e a rendere visibile nel territorio. Ma ugualmente rilevanti sono gli archivi delle televisioni private, oggi non del tutto valorizzati, ma che con opportune attenzioni permetterebbero usi culturali ed economici di importanza non trascurabile. Infine vanno considerate quelle strutture in fase di attuazione come la Fabbrica della creatività progettata dalla Regione Sardegna e in fase di realizzazione alla ex Manifattura tabacchi di Cagliari, dove dovrebbero essere collocati una grossa cineteca e un archivio multimediale, e la Mediateca comunale di Cagliari, ugualmente in fase di realizzazione presso l’ex mercato civico di via Pola.

Per operare in questi ambiti sono necessarie competenze di ordine storico, metodologico, biblioteconomico, del restauro e della conservazione. Bisogna conoscere la storia dei media audiovisivi in rapporto al territorio, oltre che delle dinamiche della storia mondiale di tali media. Bisogna ovviamente conoscere le specifiche regole catalografiche dei cosiddetti NBM, Non-Books Materials, di cui gli audiovisivi fanno parte. Infine, trattandosi di ambiti di intervento che in taluni casi hanno a che fare con prodotti in copia unica o originale, bisogna avere le competenze per trattare questi materiali e renderli fruibili al pubblico ed eventualmente al mercato. Ciò significa trasferirli su supporto digitale, restaurarli ed editarli in versione consultabile. In tal senso, non vanno sottovalutate le tecniche di archiviazione e di editing in digitale del materiale d’archivio. La domanda di mercato e le tendenze culturali ed economiche fanno sì che i materiali digitalizzati debbano essere non solo restaurati digitalmente (cioè, detto grezzamente, “puliti” e “rinnovati”) ma archiviati utilmente e in sicurezza ed editati per i differenti output che vanno a coincidere con i differenti media del contesto contemporaneo e prossimo a venire. Ma tenendo conto che il settore del restauro digitale è a livello internazionale ancora in una fase non consolidata e che pertanto è difficile operare delle scelte di campo nette in relazione alle specifiche competenze, il master si propone di formare delle competenze metodologiche oltre che tecniche. E allora si tratta sì di conoscere il software che permette di realizzare il restauro e l’edizione digitale di un film, ma soprattutto di raggiungere una forma mentis, un metodo di lavoro che permetta di avvicinarsi al trattamento del prodotto audiovisivo e multimediale anche con strumentazione diversa da quella utilizzata all’interno del master e in contesti operativi nuovi.

Alla conclusione del master pertanto i partecipanti saranno preparati per svolgere funzioni specializzate nella conservazione e nel restauro di beni audiovisivi e multimediali ma anche nella guida alla fruizione di tali beni nell’ambito della ricerca e della formazione, del tempo libero e della cultura diffusa, dell’industria cinematografico-televisiva e più in generale editoriale.

Numero posti:

Minimo 10, massimo 25. Qualora non si raggiunga il numero di 25 corsisti in possesso di laurea è ammessa la partecipazione di uditori nel numero massimo di 5.

Requisiti di ammissione:

Laurea di primo livello o superiore e laurea conseguita con ordinamento precedente l’applicazione del D.M. 509/99.

Per la partecipazione come uditori è sufficiente il diploma di istruzione superiore e lo svolgimento di attività nell’ambito di strutture operanti nel settore oggetto del master.

Durata e CFU:

L’attività didattica è di 360 ore a cui si aggiungono 80 ore di tirocinio in azienda.

L’attività formativa corrisponde a 60 CFU.

Tassa iscrizione:

1.500 € (1.250 € per gli uditori)

Discipline: (60% del monte ore)

Organizzazione e gestione di archivi del film e mediateche
Storia del cinema in Sardegna
Storia della televisione in Sardegna
Pratiche contemporanee dell’immagine multimediale
Tecniche di descrizione, schedatura, catalogazione e archiviazione di opere audiovisive e multimediali
Principi di conservazione e preservazione del film
Teoria e tecnica del restauro
Problemi di filologia del cinema e degli audiovisivi
Elementi di restauro digitale
Utilizzo di software per l’archiviazione, il restauro e l’edizione digitale dei materiali audiovisivi e multimediali

Laboratori: (40% del monte ore)

Laboratorio di comunicazione e promozione degli audiovisivi
Laboratorio di schedatura e catalogazione
Laboratorio di analisi dell’immagine e del restauro audiovisivo e multimediale
Laboratorio di restauro digitale dei prodotti audiovisivi e multimediali

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