Last Posts

  • Non oggi, 27 luglio, ma da tempo ormai…

    Non oggi, 27 luglio, ma il 22 giugno scorso,
    il Consiglio di Amministrazione ha approvato una delibera che pianifica le politiche del personale per il 2010-2011 con spazi ridottissimi per il personale “non docente”.
    Il tutto è avvenuto in violazione del Contratto Nazionale di Lavoro, comparto Università (2006-2009), come più volte denunciato.

    Non oggi, 27 luglio, ma il 7 luglio scorso,
    il confronto coi rappresentanti del personale “non docente” su pratiche che riguardano il futuro dell’ateneo è stato definito “una perdita di tempo”.

    Non oggi, 27 luglio, ma da tempo ormai,
    le battaglie che riguardano il mondo universitario lungi dall’essere portate avanti unitariamente, piuttosto sono l’occasione per evidenziarne le profonde divisioni interne.
    L.133/08, Riforma Brunetta, legge 1/2009, D.L. 78/10, dl Gelmini…Ciascuno ne conosce/critica un pezzetino o cerca di cogliere l’occasione per consolidare micro posizioni di privilegio.
    Il tutto avviene, ovviamente, anche all’interno degli organi di governo dell’ateneo, nei quali gli interessi settoriali sono esaltati al massimo livello.

    Non oggi, 27 luglio, ma da tempo ormai,
    il personale “non docente” è scarsamente rappresentato, valorizzato, organizzato, selezionato.
    Sarebbe tempo di un moto di orgoglio.
    Sarebbe il caso di pretendere trasparenza da parte di chi si è assunto la responsabilità di rappresentare qualcosa/qualcuno e poi svende l’intera baracca per un tozzo di pane.
    Non è tempo di comunicati-spot…E’ ora di pretendere i verbali delle riunioni, di scoprire come si giunga a decisioni spesso scellerate…Di capire, finalmente, chi faccia gli interessi di chi.
    Finchè il punto di riferimento per sentirsi chiamati in causa resterà il numero scritto in basso nella busta paga, accanto alla scritta “netto a pagare”, meglio lasciar perdere…Tra poco, statene certi, anche quello si abbasserà (per qualcuno).
    Giorgio Mancosu
    continue reading
  • 14 LUGLIO: STATI GENERALI DELLA PROTESTA UNIVERSITARIA

    Mercoledì 14 luglio alle ore 19,00 a Cagliari, nell’aula A del polo economico-giuridico (viale Sant’Ignazio da Laconi) si riuniranno in seduta comune, presente il Rettore, gli 11 Consigli di Facoltà dell’Ateneo Cagliaritano.

    La seduta sarà aperta alla partecipazione degli studenti, dei cittadini, delle Istituzioni, del mondo della scuola, della cultura e del lavoro.
    L’iniziativa ha lo scopo di illustrare il difficile momento che vive oggi l’Università, sottoposta da anni a un progressivo impoverimento di mezzi e di risorse umane.
    I Consigli di Facoltà intendono evidenziare, con questa loro iniziativa, il rischio che le attuali difficoltà possano danneggiare le generazioni future di studenti in un contesto formativo sempre più caratterizzato dalla riduzione dei corsi di laurea e delle risorse destinate alla conoscenza.
    Facciamo appello a tutti per una presenza numerosa e partecipata, tale da lanciare un segnale di attenzione alle autorità governative, alle istituzioni, alla città, alla Regione e alle loro forze più consapevoli, a un’opinione pubblica che non sembra avere una percezione adeguata sia delle potenzialità dell’Università, sia dello stato di profonda sofferenza in cui è lasciata.

    continue reading
  • Un tetto sul tetto agli stipendi

    TESTO DELLA MANOVRA

    Italia Oggi – ven.9 luglio 2010 – pag. 37

    di G.Panassidi – L.Olivieri

    La manovra introduce un tetto per il trattamento economico individuale dei dipendenti e dei dirigenti, con il vincolo per tutti di non superare, nei prossimi tre anni, la misura del trattamento in godimento nel 2010 (art. 9, comma 1), e per i dirigenti, del limite del trattamento economico del precedente contratto, fatta sempre salva, per gli stipendi superiori a 90 mila euro, la decurtazione del 5%. Coerentemente con questo limite, il d.l. 78 prevede che, negli anni dal 2011 al 2013, le progressioni di carriera avranno effetti solo giuridici e non economici.

    Il congelamento del trattamento economico individuale al 2010 è, fra i diversi vincoli introdotti, il più difficile da comprendere, interpretare e applicare. La disposizione prevede testualmente: «Per gli anni 2011,2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio non pu superare, in ogni caso, il trattamento in godimento nell’anno 2010. La formulazione della norma è dubbia e si presta a interpretazioni non univoche. Secondo la tesi più gettonata, nella locuzione «trattamento economico complessivo, ivi compreso il trattamento accessorio» pare debbano essere incluse anche le componenti retributive collegate a una specifica prestazione (straordinario, reperibilità, turnazione, riscbio, maneggio valori, ecc) e alla qualità della prestazione resa (risultato e premio di produttività). Questa interpretazione letterale del testo normativo presenta almeno due profili di sospetta illegittimità costituzionale. Innanzitutto, annulla l’autonomia organizzativa delle amministrazioni locali, garantita dalla Carta costituzionale, e di recente esaltata dalla riforma Brunetta con il rafforzamento dei poteri datoriali dei dirigenti.

    Se così stessero le cose, solo i dipendenti che hanno svolto straordinario, reperibilità, turni, ecc nel 2010, potranno continuare negli anni successivi a rendere le stesse prestazioni, gli altri no, a meno di svolgerle senza la correlata remunerazione, in aperta violazione dell’articolo 36 della Costituzione. Non sarebbe, dunque, possibile sostituire, per esempio, l’economo, per l’impossibilità di erogare al nuovo incaricato l’indennità di maneggio valori di cui non aveva il godimento nel 2010. Ma non basta. Soltanto i dipendenti valutati «meritevoli» nel 2010, avrebbero interesse a continuare a essere produttivi fino al 2013. Gli altri no, perché il oro miglioramenti di performance resterebbero senza un riconoscimento economico. E gli esempi potrebbero continuare. È palese, quindi, che, se la norma dovesse essere applicata in questo modo, verrebbero annullati significativi spazi di autonomia organizzativa, con effetti negativi: quindi, sulla qualità dei servizi e delle prestazioni.

    E’ da aggiungere che gli enti locali non conseguirebbero risparmi di spesa, considerato che le eventuali economie non potrebbero essere acquisite al bilancio dell’ente, ma dovrebbero essere riversate nel fondo per il trattamento accessorio dell’anno successivo, per espressa previsione dei contratti di lavoro del personale delle categorie e dell’area della dirigenza, non modificati sul punto dal dl 78/20 10.

    Una diversa interpretazione, logico sistematica della disposizione, potrebbe essere sufficiente, allora, a superare i dubbi esposti e potrebbe consentirne l’applicazione senza le ripercussioni sull’organizzazione di cui si è fatto cenno.

    Secondo questa diversa tesi, nella locuzione «trattamento economico complessivo, ivi compreso, il trattamento accessorio» andrebbero incluse, mutuando i concetti dalla normativa pensionistica, solo le componenti (anche accessorie) fisse, continuative o ricorrenti, cioè sia quelle che costituiscono la parte fondamentale della retribuzione, come remunerazione per la normale attività lavorativa svolta, sia quelle che ricompensano con compensi continuati o ricorrenti, la speciale mansione esercitata presso l’ente.

    Dovrebbero rientrare, quindi, nel concetto di stipendio in godimento, oltre al trattamento tabellare e alla retribuzione individuale di anzianità, l’indennità di comparto, e la retribuzione di posizione per i dirigenti e le posizioni organizzative e le alte professionalità; per i segretari comunali, l’indennità di posizione (ma non la sua maggiorazione o l’indennità di direzione),  nonché le speciali indennità previste per gli appartenenti all’area di vigilanza o al personale docente e educativo.

    Al contrario, dovrebbero restare fuori dal calcolo le indennità di risultato e il premio di produttività, collegati alla qualità della prestazione resa, sia gli incentivi Merloni o per l’avvocatura, i diritti di rogito per i segretari comunali, le indennità di disagio, rischio, turnazione, per maneggio valori, di responsabilità di procedimento, ecc, che hanno natura di corrispettivo variabile e non continuativo.

    ll legislatore, in sede di conversione, dovrebbe fare chiarezza, come per numerosi altri aspetti. E’ evidente che la soluzione migliore sarebbe lo stralcio della disposizione, o, almeno il riferimento del tetto al complesso delle retribuzioni corrisposte dall’ente e non a quelle del singolo dipendente.

    continue reading
  • Il vice coordinatore RSU si dimette

    Cagliari, 8 luglio 2010

    Alla RSU di Ateneo

    p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali

    a tutti i lavoratori

    Università di Cagliari

    Oggetto: dimissioni irrevocabili vice coordinatore RSU

    A seguito dei fatti incresciosi verificatisi nel corso della riunione di ieri tra Sindacati, Rettore e Direttore Amministrativo, la sottoscritta rassegna le proprie dimissioni irrevocabili dal ruolo di vice coordinatore RSU

    Distinti saluti

    Anna Allori

    070 675 5005  –  allori@unica.it

    continue reading
  • Violato il contratto nazionale

    FLC – CGIL    UIL     CSA/CISAL    CONFSAL/CISAPUNI

    SINDACATI DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

    RSU

    Cagliari, 25 giugno 2010

    Al Magnifico Rettore

    Al Direttore Amministrativo

    Università degli Studi di Cagliari

    p.c.

    Ufficio per le relazioni sindacali

    A tutti i lavoratori dell’Ateneo

    Oggetto: convocazione riunione di consultazione – riscontro

    In considerazione dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di codesto Ateneo, nella seduta del 22 giugno u.s., della pratica “politiche del personale – PROPER”, nel ribadire le considerazioni espresse nel documento del 21 giugno u.s. (oggetto: politiche di reclutamento (PROPER) – richiesta convocazione urgente), le scriventi OO.SS. e la RSU respingono la convocazione per una riunione di consultazione (Protocollo n° 13406/2010 I/10 del 23.6.10).

    Non si ritiene, infatti, legittima, né rispettosa dei lavoratori, la consultazione successiva su pratiche già decise dal Consiglio di Amministrazione.

    Distinti saluti

    FLC – CGIL          UIL              CSA/CISAL      CONFSAL /CISAPUNI       RSU
    E.Usai            G. Mancosu       A. Maullu               A. Strazzera                A. Allori

    continue reading