Università. Dopo un corso di formazione avranno uffici attrezzati e a loro misura Centralinisti ipovedenti: abbiamo vinto la battaglia. (intervista al Segretario Giorgio Mancosu)

  • 2 – L’Unione Sarda (18.3.2010)
    Cagliari e Provincia – Pagina 17
    Università. Dopo un corso di formazione avranno uffici attrezzati e a loro misura
    Centralinisti ipovedenti: abbiamo vinto la battaglia

    I quattro centralinisti ipovedenti dell’Università di Cagliari hanno vinto la battaglia: finalmente non saranno più considerati “lavoratori di serie B” e presto saranno messi nelle condizioni di poter svolgere il loro lavoro. Dallo scorso dicembre stanno seguendo un corso di formazione ad hoc e, nel frattempo, hanno ottenuto che i loro uffici venissero attrezzati adeguatamente, in modo da consentire il regolare svolgimento dell’attività all’interno dell’Ateneo.
    PROGETTO L’Università si è fatta carico del problema attivando un progetto per l’adeguamento e modernizzazione delle postazioni dei centralinisti, dislocate nella facoltà di Economia, in rettorato, in Ingegneria e nei locali dell’ex clinica Aresu. Il piano, seguito dalla responsabile del settore “acquisto beni e servizi” Alessandra Sorcinelli, è partito nell’autunno 2009 su proposta della Uil-Università. “Il tutto è nato da un colloquio informale tra me e il professor Mistretta, allora rettore – spiega Giorgio Mancosu, segretario Uil di Ateneo – gli segnalavo la situazione degradante in cui si trovavano i centralinisti: elenchi telefonici cartacei obsoleti, locali e arredi inidonei e privi di qualsiasi attrezzatura informatica non solo per reperire i dati telefonici aggiornati ma anche per conoscere la documentazione interna spedita via mail, impossibilitati a leggere persino il proprio statino o tabulato presenze online. Insomma – denuncia Mancosu – lavoratori di serie B, messi nella condizione poco dignitosa di essere inutili per l’Ateneo e tagliati fuori da tutto. Era in gioco la loro dignità umana, perché si sentivano un peso ed emarginati dalla vita dell’Università”. Il progetto si concluderà a breve con il completamento del corso di formazione, l’installazione dei pc e del software già acquistati, la ristrutturazione dei locali e il rinnovo degli arredi. “Il tutto pensato e messo in opera a misura di ipovedente – sottolinea Mancosu – un risultato che testimonia come sindacato e amministrazione possono dialogare proficuamente anche per soli 4 lavoratori: non si può prestare attenzione solo alle grandi masse, i lavoratori sono risorse anche con una disabilità”.
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