ASSEMBLEA DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL’UNIVERSITA’ DI CAGLIARI

Cagliari, 16 novembre 2009

L’assemblea del personale tecnico amministrativo dell’Università di Cagliari, indetta dalla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) in data odierna, ha preso posizione sui punti seguenti:

1. all’unanimità, RESPINGE categoricamente la ridicola proposta dell’amministrazione di consentire le progressioni economiche soltanto a 200 lavoratori su 1200. L’offerta dell’amministrazione non permette, infatti, di limitare a sufficienza i danni che la riforma Brunetta produrrà, già dal prossimo anno, sugli stipendi di tutti i lavoratori pubblici. La scelta dell’amministrazione pare quanto mai irresponsabile, anche alla luce di quanto accade negli altri atenei italiani, in cui la parte pubblica si dimostra più sensibile nei confronti dei lavoratori.
Non si chiede lo stanziamento di risorse aggiuntive, ma la spendita del salario accessorio, destinato comunque a tutti i lavoratori, per la stabilizzazione dei livelli retributivi.

2. CONTESTA all’amministrazione l’introduzione del “gradimento” quale istituto di fatto da utilizzare per selezionare il personale tecnico amministrativo destinato a ricoprire posizioni di responsabilità.

3.  STIGMATIZZA quanto sostenuto pubblicamente dal Rettore circa la pericolosità di applicare nel nostro ateneo il principio costituzionale del pubblico concorso, in quanto non consente di conoscere a priori l’identità di chi ricoprirà il posto vacante. Non si ritiene possibile, nè legittima, la gestione della cosa pubblica in palese violazione dei più elementari principi costituzionali.

Tutto ciò considerato, i lavoratori decidono all’unanimità di autoconvocarsi nell’atrio del rettorato il giorno 3 dicembre p.v. (ore 8.30), in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, per decidere in quali forme proseguire nell’azione di lotta.

La RSU dell’Università degli Studi di Cagliari