Day 19:43

  • Il nuovo comandamento del governo: 11° NON AMMALARSI

    BASTA AMMALARSI !

    C’è chi giura di aver già visto una folta processione di professionisti in camice bianco, stetoscopio al collo ed un cospicuo indirizzario alla mano, aggirarsi per le strade d’Italia: sono i medici dei servizi ispettivi delle A.S.L. che si apprestano ad intensificare le funzioni di controllo in ordine alla sussistenza della malattia del dipendente della pubblica amministrazione.
    Il recente decreto n. 112 (già trattato in un precedente comunicato “Privato si DEtassa, pubblico si TARtassa”), predispone, infatti, che i controlli debbano essere eseguiti anche per malattie di un solo giorno ed obbliga il lavoratore alla reperibilità “nelle fasce orarie dalle 8,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 20,00 di tutti i giorni compresi i non lavorativi ed i festivi”e quindi la mole di lavoro per i camici bianchi aumenta.

    Naturalmente, ciò avrà un costo, ma che importa “saranno scovati i fannulloni” ed i falsi malati!

    Allora perché, ci si chiede, lo stesso decreto dispone che nei primi dieci giorni di malattia (anche non continuativa) al dipendente “malato” venga corrisposto il solo trattamento fondamentale e gli venga “sottratto” tutto l’accessorio, anche quello a carattere fisso e ricorrente (come la quota di indennità di Ente, nel comparto degli EPR e di indennità d’Ateneo, nell’Università)?

    E’ l’ennesima vessazione che il decreto mette in atto contro i pubblici dipendenti!!!

    Già scippati del 10% del fondo per il salario accessorio (perdita media di 600 euro/anno nel comparto Università e di 800 nella Ricerca ed all’ENEA), ora quei disgraziati ricercatori, tecnici, amministrativi che avranno la sfortuna di prendere una bronchite, lasceranno ancora un centinaio di euro che non saranno recuperati dal fondo, ma “i risparmi derivanti dall’applicazione del c.1 art. 71 del decreto, costituiscono economie di bilancio per le amministrazioni dello Stato e concorrono al miglioramento dei saldi di bilancio.”

    Uno Stato che si alimenta delle malattie dei propri dipendenti!!!

    E’ evidente che un tale provvedimento è destinato a colpire chi è malato davvero che in più, dopo il decimo giorno di malattia, sarà obbligato a fornire “certificato medico rilasciato da struttura sanitaria pubblica”. Allora, il medico di famiglia cos’è? Un privato, forse? O, per definizione, anch’egli è truffaldino? Non sarebbe opportuno, invece, limitarsi a potenziare semplicemente il sistema dei controlli? Siamo francamente stufi di chi, quotidianamente, ci spiega che gli stipendi sono bassi e poi non smette d’infilare le mani nelle nostre tasche, e siamo umiliati da questi provvedimenti generalizzati, vessatori e strumentali, da parte di chi continua a sparare con il cannone per colpire la mosca. Ogni giorno che passa appare evidente un disegno che non è quello di colpire i “fannulloni” gli “assenteisti”, ma quello di annientare la pubblica amministrazione, compresi i settori della ricerca, dell’Università e della Sanità pubblica. Ci adopereremo con tutte le forze politiche disponibili della maggioranza e dell’opposizione perché questa persecuzione e questi pregiudizi abbiano fine, perché i pochi colpevoli vengano scovati e puniti ma soprattutto perché ai nostri ricercatori, ai nostri tecnici, al nostro personale amministrativo venga restituita quella dignità pedissequamente calpestata da simili provvedimenti.
    Roma, 3 luglio 2008
    La Segreteria Nazionale

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  • La manovra finanziaria 2009 contro il lavoro pubblico

    tagli alle speseLa logica dei tagli alle spese che penalizza il lavoro pubblico.

    Scarica la circolare n.77

    Scarica la circolare n.78

    Scarica il decreto legge 112/2008

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  • Stop ai precari assunti con frode

    [tratto da Italia Oggi del 4.7.08]

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