• Mobilitazione contro il decreto Brunetta

    Documento sullo stato di agitazione uilpa-ur

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  • La Riforma Gelmini secondo la UIL Università

    In occasione della riunione tecnica con il Ministro Gelmini sul disegno di legge di riforma dell’Università, svoltasi l’11 nov. scorso, la UIL Università elabora un documento di analisi e critica della proposta di riforma.

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  • Circolare Brunetta su assenze per malattia nel pubblico impiego: la fascia di reperibilità sarà allargata da 4 a 7 ore

    Il Ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha diramato una nuova circolare per le pubbliche amministrazioni in materia di controlli sulle assenze per malattia. Nella circolare si illustra il regime vigente a seguito dell’approvazione del d.lgs. n. 150 del 2009 (Riforma Brunetta) e si anticipa la prossima adozione di un decreto ministeriale, con il quale verranno rideterminate le fasce orarie di reperibilità dei lavoratori in caso di assenza per malattia. Sarà previsto un nuovo regime orario della reperibilità pari a 7 ore (a fronte delle 4 ore vigenti) e, contestualmente, saranno individuati specifici casi in cui i dipendenti sono esclusi dall’obbligo di reperibilità, anche al fine di salvaguardare le situazioni in cui ricorrono determinate patologie. Inoltre, la circolare richiama l’attenzione delle amministrazioni sui doveri di vigilanza introdotti dalla nuova disciplina, gravanti sui dirigenti, in ordine al controllo sulle assenze per malattia al fine di contrastare o prevenire fenomeni di assenteismo.

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  • Contratti pubblici: la UIL alla mobilitazione per il rispetto dei patti

    Se non verranno rispettati gli impegni assunti per i contratti di lavoro dei pubblici dipendenti, la risposta non potrà che essere quella di una mobilitazione generale dei lavoratori del settore.
    E’ questo quanto emerso da una riunione del la Confederazione con le categorie del Pubblico Impiego, presenti il Segretario Confederale Paolo Pirani ed i Segretari Generali Bosco, Di Menna e Torluccio.
    Con la sottoscrizione dell’accordo del 30 aprile per l’applicazione del nuovo modello contrattuale al Pubblico Impiego, il Governo ha assunto un impegno formale a rinnovare i contratti dei pubblici dipendenti sulla base di regole che ha condiviso, regole che riconoscono i giusti diritti e tutele ai lavoratori e, contemporaneamente, privilegiano strutturalmente gli strumenti atti all’accrescimento dei servizi a cittadini ed imprese e valorizzano capacità e merito.
    La UIL non da oggi condivide, infatti, gli obiettivi di un’azione pubblica sempre più coerente con standard di servizi in linea con i livelli europei e capaci di fare della P.A. un valore aggiunto per lo sviluppo del Paese e per la qualità della vita dei cittadini, e ritiene che la prossima stagione contrattuale possa rappresentate un notevole contributo in tale direzione.
    Dall’impegno sui rinnovi contrattuali, per altro ribadito dal Governo in occasione della presentazione della Finanziaria, dovevano e devono discendere comportamenti conseguenti che ancora non si vedono e su cui si misurerà la qualità dei rapporti: la credibilità del Governo si misurerà anche sulla coerenza in merito agli impegni assunti sui contratti pubblici.
    La UIL chiede che siano realizzate tutte le condizioni per l’urgente apertura dei tavoli negoziali, a partire dallo stanziamento in Finanziaria degli importi che servono per il rinnovo dei contratti per l’intero triennio 2010-2012.
    Una specifica attenzione deve essere rivolta ai settori periferici dell’amministrare pubblico – sanità ed autonomie locali, nei quali viene erogato l’80 per cento dei servizi a cittadini ed imprese –, settori che soffrono di un ulteriore grave fattore di incertezza a causa della latitanza delle Regioni e del Sistema delle autonomie di fronte all’adozione del nuovo modello di contrattazione, negando così, di fatto, ai dipendenti di tali settori pubblici il pieno diritto alla contrattazione nelle stesse positive condizioni degli altri lavoratori.
    A tal fine, è stata sottolineata l’urgenza che il Governo convochi immediatamente il tavolo con le Regioni e l’intero mondo delle autonomie per addivenire alla loro condivisione del nuovo modello contrattuale che dovrà presiedere alla stipula dei contratti del triennio 2010-2012.
    Nei confronti dei lavoratori pubblici, con la cosiddetta “riforma Brunetta”, molto è stato fatto sul fronte dei doveri, ma sarebbe inaccettabile se, invece, su quello dei diritti si tornasse indietro addirittura rispetto a quanto già sottoscritto.
    Inoltre, con l’entrata in vigore del decreto attuativo della legge 15/2009 inizia, per lavoratori e sindacato, l’impegnativo confronto – che dovrà aver sede nei rinnovi contrattuali – sulla realizzazione concreta degli obiettivi di riforma, realizzazione per la quale saranno fondamentali gli strumenti di contrattazione e partecipazione, al fine di evitare unilateralità delle amministrazioni e della dirigenza sui temi dell’organizzazione del lavoro e della gestione del personale.
    Gli stessi strumenti saranno anche fondamentali per la correzione e la modifica di quanto necessario nella riforma Brunetta, rammentando che le riforme non solo non si fanno contro i lavoratori, ma neppure senza di essi.
    La mancanza del realizzarsi di positive condizioni di agibilità contrattuale porterà la UIL alla messa in campo di tutte le azioni anche di lotta capaci di garantire che, nel pubblico impiego, siano rispettati i patti sottoscritti dal Governo con il sindacato e si apra realmente ed urgentemente la nuova dimensione contrattuale.
    Nell’immediato, la UIL convocherà nei prossimi giorni una riunione degli organismi delle categorie del Pubblico Impiego, per coordinare l’avvio di una prima fase di mobilitazione articolata.

    Roma, 13.11.2009

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  • Accorpamento con la scuola? Non è la scelta della UILPA-UR AFAM

    Testo del documento

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