Sezione di Parassitologia
L’Istituto di Parassitologia (oggi Laboratorio di Virologia/Parassitologia, della Sezione Biomedica del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente) nasce nel 1971 per volontà del prof. Gianfranco Ferretti, medico attento ai problemi di medicina sociale.
L’echinococcosi era in quel periodo in Sardegna, e lo è tuttora, il problema sanitario più rilevante per la sua disciplina. Gianfranco Ferretti era convinto che tale malattia si sarebbe potuta eradicare soltanto se si fosse inciso sulla cultura pastorale. Per il ciclo dell’echinococco è necessaria, infatti, l’associazione cane-pecora che in Sardegna, regione a tradizione agro-pastorale, è presente da circa 8000 anni nella forma cane-pecora-uomo. L’usanza di nutrire i cani da gregge con le interiora delle pecore macellate che in gran parte sono infestate dal parassita è dettata dalla necessità del minimo spreco. La considerazione che per spezzare il ciclo dell’echinococco basterebbe distruggere i visceri delle pecore malate o comunque impedire che i cani se ne cibino si scontra con un’abitudine secolare.
Gianfranco Ferretti non si limitò ad affrontare dal punto di vista strettamente scientifico le tematiche relative alla Parassitologia, ma divenne fulcro attivo di gruppi di lavoro di educazione sanitaria, sociologia dell’educazione, didattica dell’insegnamento delle materie scientifiche. Nel suo Istituto trovarono spazio Gerolama Rozzo, laureata in biologia, Fulvia Putzolu, laureata in sociologia, insegnanti di materie scientifiche di ogni ordine e grado e studenti della Facoltà di Medicina, coinvolti in attività di ricerca e in campagne di sensibilizzazione ai problemi di salute propri delle diverse zone della Sardegna.
E’ della seconda metà degli anni Settanta l’incontro di lavoro nell’Istituto di Parassitologia tra Gerolama Rozzo, Fulvia Putzolu e Teresa Usala, insegnante nella scuola media. Questo gruppo ha continuato ad operare anche dopo la scomparsa di Gianfranco Ferretti, avvenuta nel 1983, intraprendendo, in quel periodo, il percorso di collaborazione con Luisa Orrù e la Facoltà di Lettere.
Nel 1996-1998 Fulvia Putzolu, rimasta nei ruoli della Facoltà di Medicina, coordinò uno studio socio-antropologico mirato alla verifica dell’impatto delle azioni di Educazione Sanitaria effettuate alcuni anni prima, all’interno del progetto Echinococcosi/Idatidosi in Sardegna: Epidemiologia, Studio di un modello di simulazione della dinamica ospite/parassita e sperimentazione di un modello di immunomodulazione, finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna alla sezione di Parassitologia. Il problema dell’echinococcosi venne affrontato nell’ambito più generale delle malattie degli animali, delle pratiche di macellazione, del rapporto allevatori-veterinari, delle concezioni e pratiche tradizionali di veterinaria. La ricerca sul campo, in Ogliastra e nel Sulcis-Iglesiente, venne condotta da due laureati in Lettere che avevano svolto la tesi di laurea sulla medicina popolare (relatore Luisa Orrù). I materiali sonori prodotti sono confluiti in Archivio con la sigla VET. TR. (Veterinaria Tradizionale).