Ott 262012
 
Da tre anni siamo al lavoro per aumentare le risorse messe a disposizione dei dipartimenti e per definire e consolidare le regole alla base delle ripartizioni annuali.
Tra il 2009 e il 2012 le risorse per i dipartimenti sono aumentate in valore assoluto del 97% e in valore pro-capite del 114%. Per quanto concerne il fondo CAR (Contributo di Ateneo per la Ricerca), sempre tra il 2009 e il 2012, le risorse sono aumentate rispettivamente in valore assoluto e procapite del 146% e del 167%.
Mentre le risorse aumentano, abbiamo anche lavorato per migliorare efficacia, trasparenza, semplicità e stabilità delle regole che utilizziamo per ripartile. Da tre anni, le ripartizioni avvengono infatti sulla base dei pochi indicatori descritti in queste pagine e dei pesi a loro attribuiti.
Indicatori e pesi rispondono alla necessità di ottenere due principali obiettivi, tra loro strettamente collegati: (a) incentivare l’attività di ricerca nelle sue varie forme (dalla partecipazione a bandi competitivi per il finanziamento della ricerca, alla produzione scientifica in senso stretto), e (b) migliorare la nostra posizione nei ranking sui quali il Miur calcola le attribuzioni FFO.
Nel definire le regole, in questi tre anni abbiamo incontrato e affrontato numerosi problemi dovuti alla difficoltà di ottenere i dati con i quali calcoliamo i vari indici. Per esempio, i dati “Prin” sono oggi tra i più affidabili perché consentono di confrontare i risultati locali con quelli corrispondenti nazionali. Al contrario, l’indicatore che fa riferimento alle “Pubblicazioni” soffre ancora oggi della nota difficoltà di individuare misure che consentano un confronto basato su dati omogenei tra i vari dipartimenti di una stessa università (le recenti polemiche intorno al modo con cui l’Anvur ha costruito le mediane per le aree 10-14 rappresentano una ulteriore conferma di questa difficoltà).
Per questi motivi, indicatori come “Ricercatori Attivi” e “Prin” hanno ancora oggi un peso maggiore di quello attribuito all’indicatore “Pubblicazioni”. Non appena l’esercizio VQR metterà a disposizione dati finalmente confrontabili tra aree e dipartimenti, l’indicatore “Pubblicazioni” potrà assumere un peso significativamente maggiore di quello attuale.
Le regole funzionano se sono ragionevoli, conosciute e ampiamente condivise. Queste pagine servono a farle conoscere meglio, a favorire il confronto con ciò che succede altrove, a lavorare collettivamente per migliorarle nei prossimi anni.
Francesco Pigliaru, prorettore delegato alla Ricerca
Regole, risultati, analisi

Secondo gli indirizzi espressi dagli organi di governo dell’ateneo, l’assegnazione della dotazione ordinaria per il funzionamento dei dipartimenti viene effettuata tenendo conto dei risultati conseguiti complessivamente dalle singole strutture.
Per la ripartizione delle risorse si è partiti, quale base di calcolo, dai prodotti della ricerca conferiti da ciascun dipartimento all’ANVUR nell’esercizio di valutazione 2004-2010, che rappresentano il grado di attività dei ricercatori del nostro ateneo, ulteriormente valorizzato dagli  indicatori di performance relativi all’andamento nei Prin, VII PQ, livello di internazionalizzazione della produzione scientifica, conto terzi.

Rispetto allo stanziamento totale che ammonta complessivamente a € 1.400.000,00:
  • il 50%  viene ripartito in relazione al numero di prodotti VQR conferiti da ciascun dipartimento, quale misura del grado di attività dei ricercatori;
  • il 20% in base al numero di progetti finanziati ed idonei nei bandi PRIN 2007 – 2009  per ciascun dipartimento dell’ateneo pesato rispetto al risultato medio nazionale;
  • il 15% attraverso la classificazione delle pubblicazioni per grado di diffusione (internazionale: peso 1; nazionale: peso 0,6; locale: peso 0,2);
  • il 10% in rapporto alla produttività dei ricercatori del Dipartimento nell’attività conto terzi dell’esercizio 2011;
  • il 5% in relazione alla partecipazione dei ricercatori del Dipartimento al finanziamento complessivo ottenuto dall’Ateneo nell’ambito dei progetti finanziati nel VII PQ UE nel triennio 2009-2011.
Tra questi indicatori, allo stato attuale solo nel caso del PRIN è stato possibile effettuare un confronto tra il risultato locale e quello nazionale.  La naturale evoluzione del sistema porterà a un riscontro anche per gli altri criteri, non appena saranno disponibili analoghe informazioni.
Sono pubblicati i dati utilizzati per l’attribuzione delle risorse e le prime analisi delle performance dei dipartimenti:
 A titolo di esempio nel grafico che segue è riportata la performance relativa all’indicatore ricercatore attivo:
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