Progetto 5 – L’Università degli Studi di Cagliari nel Settecento

L’Università degli Studi di Cagliari nel Settecento

 

Direttore della ricerca: prof. Pierpaolo Merlin

Collaboratori: dott. Nicoletta Calapà

 

I documenti che qui si presentano sono conservati nell’Archivio di Stato di Torino (Sezione di Corte), nel fondo denominato Sardegna, Politico, cat.10, Università. In tale fondo sono presenti carte (in originale e in copia) dal XVII al XVIII secolo, relative alla storia delle Università di Cagliari e Sassari.

Tra questo materiale sono stati selezionati in particolare due registri (fasc.n.12 e n.13 del mazzo 1), che raccolgono le Memorie relative all’Università di Cagliari. Si tratta di due volumi manoscritti strettamente legati non solo da un punto di vista archivistico, ma di contenuto, in quanto testimoniano il lungo e complesso cammino del piano di riforma dell’istruzione superiore, portato avanti dal governo sabaudo a partire dagli anni cinquanta del Settecento e culminato nella rifondazione degli Atenei di Cagliari e Sassari nel biennio 1764-65.

Di notevole interesse sonoi documenti relativi alla discussione sviluppatasi all’interno della Giunta presieduta dal viceré conte Cacherano di Bricherasio e costituitasi nel maggio 1755, di cui facevano parte oltre al viceré, l’arcivescovo di Cagliari Giulio Cesare Gandolfi e i magistrati Arnaud, Cadello e Niger.

Le proposte della Giunta costituirono un importante punto di riferimento per le scelte operate nel decennio successivo dal ministro Giovanni Battista Bogino e dei suoi collaboratori nell’isola, tra i quali emerge la figura di Pietro Graneri, giudice della Reale Udienza e futuro ministro degli Interni del Regno di Sardegna. Tale connessione è testimoniata dai vari progetti di Costituzioni per l’Università elaborati negli anni sessanta, che fornirono lo schema delle Regie Costituzioni del 28 giugno 1764, con cui il sovrano Carlo Emanuele III decretò la rifondazione dell’Università degli Studi di Cagliari.