Destinazione Italia: credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo

Il Senato ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto n.145/2013 “Destinazione Italia”, che prevede, fra gli altri provvedimenti, l’accesso al credito d’imposta per le attività di ricerca e lo sviluppo, con particolare attenzione alle attività che originano brevetti.

Il provvedimento è rivolto alle imprese con un fatturato annuo inferiore a 500 milioni di euro; anche reti e consorzi di imprese hanno diritti di accedere alle agevolazioni.

Fra le attività ammissibili al credito d’imposta sono incluse le spese relative a:

a) personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
b) quote  di  ammortamento  delle  spese di acquisizione o utilizzo di strumenti e attrezzature di laboratorio;
c) costi della ricerca svolta con le università e gli organismi di ricerca, le competenze tecniche e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne.

Ciascun beneficiario può accedere a un credito di imposta massimo di 2,5 milioni di euro all’anno per attività di ricerca e sviluppo pari ad almeno 50.000 euro annui. Il provvedimento ha una dotazione massima di 600 milioni di euro nel triennio 2014-2016.

Informazioni:
Il decreto-legge n. 145 “Destinazione Italia” del 23/12/2014, coordinato con la legge di conversione n. 9 del 21/02/2014.

FontePunto Cartesiano in Sardegna