Credito d’imposta per ricerca e sviluppo: novità dalla Legge di Stabilità 2017

lightbulb-rdLa legge di Stabilità 2017 modifica la disciplina del credito di imposta per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo.

L’agevolazione passa dal 25% al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Viene inoltre prorogata fino al 2020 la durata dell’agevolazione e si introduce la detrazione al 50% per tutto il personale altamente specializzato.

Con la Legge di Bilancio 2017 viene ampliato l’ambito di applicazione del bonus previsto dal dl 145/2013, per favorire le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese che operano sul territorio nazionale in base a contratti di committenza con imprese residenti o localizzate in altri Stati membri dell’Unione europea, negli Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo o in Stati inclusi nella cosiddetta white list.

In particolare:

  • rientrano nell’agevolazione le spese relative a tutto il personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo, sia altamente qualificato sia tecnico;
  • sale dal 25% al 50% della spesa l’importo del bonus;
  • passa da 5 a 20 milioni l’ammontare utilizzabile;
  • si chiarisce che il credito è utilizzabile soltanto a decorrere dal periodo d’imposta successivo a  quello nel quale sono state sostenute le spese;
  • si porta la scadenza dell’agevolazione alle spese effettuate fino al 31 dicembre 2020.

Fonte: Fisco e Tasse