Set 252013
 

Il passaggio dal Settimo Programma Quadro (2007-2013) ad Horizon 2020 (2014-2020) sembra destinato ad incidere profondamente nel nostro lavoro. La convergenza di innovazione e ricerca, la strutturazione del programma in termini di obiettivi sociali, industriali e di eccellenza, i nuovi modelli di finanziamento e rendicontazione sono aspetti che interesseranno chi intende presentare un progetto.

Anche chi preferisce affidarsi a strumenti nazionali di sostegno alla ricerca dovrà, del resto, confrontarsi con Horizon 2020 perché anch’essi replicano la stessa struttura (Horizon 2020 Italia).

Dal punto di vista storico, il passaggio avviene in un momento in cui è quotidiana l’esigenza di trovare finanziamenti esterni per la nostra attività scientifica, mantenere o migliorare il nostro posizionamento scientifico (VQR) e mantenere o migliorare la possibilità di inserimento dei nostri laureati (Alma laurea) e dottori di ricerca in un mercato del lavoro sempre più unico a livello europeo. Per tutte queste ragioni, non ci possiamo sottrarre all’esigenza di sfruttare uno strumento come Horizon 2020.

A che punto siamo?
I piani di lavoro che descrivono le tematiche su cui si possono presentare progetti sono in versione quasi definitiva; a gennaio 2014 usciranno i primi bandi. Mentre sto scrivendo, i gruppi più attivi in Europa stanno già costituendo partenariati. È quindi il momento di consolidare e sfruttare in questa direzione relazioni scientifiche internazionali in essere, ma anche di cercare competenze che completino il percorso dalla teoria all’applicazione che caratterizza la maggior parte dei progetti di successo.

Come muoversi verso questo obiettivo?
0. Certamente il passo zero è comprendere la struttura di Horizon 2020: questo può avvenire leggendo uno dei mille documenti disponibili o, più semplicemente, attraverso presentazioni o webinar. Gli account Facebook e Twitter gestiti dalla DG Research & Innovation sono canali di aggiornamento e condivisione da non sottovalutare.

1. Verificare sulle bozze di piano di lavoro (Health, Food, Energy, Transport, Environment, Inclusive Societies, Secure Societies, ICT, Nanotech, Adv.Materials, Space, Biotech, MarieCurie, FET) dove si possono inserire le nostre tematiche. I Direttori dei Dipartimenti (tranne due casi in cui il Direttore ha preferito delegare un altro docente del Dipartimento) hanno ricevuto da APRE lo scorso giugno per posta elettronica le credenziali per accedere alla intranet dove sono disponibili le bozze dei piani di lavoro con le descrizioni delle tematiche oggetto di finanziamento. Il documento scaricato è strettamente confidenziale e soggetto a future revisioni, per tanto vi invitiamo a visionarlo e usufruirne senza, però, darne diffusione all’esterno di UniCA. In tali documenti non dobbiamo aspettarci di trovare esattamente il nostro tema di ricerca principale, al contrario: dobbiamo cercare di inquadrarci in quelli disponibili su cui l’Unione è interessata ad investire.

 2. Tra ottobre 2013 e gennaio 2014 la Comunità organizza iniziative internazionali di diffusione dei bandi, ma anche di networking e brokerage alle quali è importante partecipare (per esempio ICT, Cultura, ma anche Space Nanotech e Materiali). Il mio suggerimento è di mandare i giovani più brillanti dei nostri laboratori, non necessariamente strutturati, ma in grado di comunicare in ambito internazionale e di proporsi in consorzi in via di costituzione. In alcuni di questi eventi è possibile presentarsi pubblicamente con un paio di slide o registrarsi per incontri face-to-face.

Certamente, l’obiettivo primario è portare a casa dei progetti finanziati e di qualità, ma un obiettivo altrettanto importante è diffondere la conoscenza degli strumenti tra tutti, ma in particolare nelle fasce del nostro Ateneo più attive internazionalmente. Questi primi e semplici passi vanno in quella direzione e vorrei non ne venisse sottostimato l’impatto nel medio periodo.

In tutto questo inizio di percorso verso Horizon, nella comprensione del piano di lavoro, per annodare i fili dopo la partecipazione agli eventi di networking, durante la strutturazione di un progetto e per la sua futura gestione (qualora dovesse essere finanziato) non esitate ad aggiornarci scrivendo a europa@unica.it.

Luigi Raffo, Delegato per la promozione e sviluppo della partecipazione dell’Ateneo ai Programmi Europei di Ricerca

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