Contratto integrativo: il personale ottiene il salario accessorio (intervista al Segretario Giorgio Mancosu)

  • articolo apparso sul quotidiano “L’Unione Sarda” del 6 dicembre 2009

    Firmato il contratto integrativo 2009 per il personale tecnico e amministrativo dell’Università. Sindacati e rettore hanno raggiunto un accordo dopo un duro braccio di ferro che ha rischiato di rovinare l’inaugurazione dell’anno accademico. Cgil, Cisl, Uil e Rsu avevano infatti minacciato di occupare il rettorato se non si fosse arrivati a un esito positivo della vertenza. Per gli 800 dipendenti dell’Università e gli oltre 300 dell’azienda ospedaliera la firma di tutti i sindacati, del rettore Giovanni Melis e del direttore amministrativo vale un bel po’ di soldi che rischiavano di finire sotto la scure del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta. Ora l’accordo è al vaglio dei revisori dei conti e tra qualche giorno potrà essere applicato.

    L’INTESA Il primo banco di prova delle relazioni sindacali con il nuovo Magnifico si conclude, dunque, con l’accettazione delle proposte dei lavoratori. Che, in sostanza, chiedevano di rendere stabile una buona parte del “salario accessorio”, portandolo all’interno dello stipendio per evitare che future riforme lo mettano a rischio. Tre i punti oggetto dell’accordo. Il primo riguarda le progressioni economiche che l’amministrazione potrà riconoscere (in base all’anzianità, alla formazione e ai titoli professionali del personale) al 45 per cento degli aventi diritto (650 dipendenti) alla data del primo gennaio 2009 e al 25 per cento al primo gennaio 2010. «Più di 400 lavoratori avranno la possibilità di proteggere il salario accessorio dagli attacchi di questa controriforma Brunetta – spiega Giorgio Mancosu, segretario di ateneo della Uil – un pezzo di questo salario diventa stipendio fisso e quindi non più soggetto a sforbiciate».

    FONDI RESIDUI Sono in tutto 400 mila euro: verranno distribuiti a gennaio a tutti coloro i quali erano in servizio nel 2007-2008, in base alle categorie e ai risultati della valutazione fatta dall’amministrazione tra i dipendenti. Per i funzionari di categoria D sono state create altre due fasce di responsabilità che consentiranno, in base agli incarichi ottenuti e alla selezione del personale, di scalare ben 5 livelli, sino all’ultimo di 5 mila euro annui. «È l’inizio del dialogo col nuovo rettore – dice Mancosu – ci lascia ben sperare per la futura applicazione della controriforma Brunetta», contro la quale la Uil sciopera il 21 dicembre e la Cgil l’11. «Tutte le erogazioni di denaro – sottolinea il sindacalista – si basano su criteri di merito e premialità che dimostrano che i lavoratori pubblici non solo non sono fannulloni ma ogni soldino se lo devono guadagnare. È un accordo voluto da tutti i sindacati: un’unità necessaria per raggiungere un risultato forte e stabile».