21 giugno 2008 – Nuove assunzioni all’Università

  • [da “L’Unione Sarda” del 21.06.08] L’Unione Sarda

    Dall’ultima seduta del consiglio d’amministrazione dell’Università è arrivato il via libera all’assunzione di 30 nuovi lavoratori, tra il personale non docente: 15 posti sono stati riservati agli idonei al concorso pubblico, 15 sono stati destinati ai precari presenti nella graduatoria. Durante la riunione del cda non sono mancati i momenti di tensione tra le diverse rappresentanze sindacali: una spaccatura che si potrebbe ingrossare la prossima seduta quando si inizierà a discutere della nuova pianta organica e delle future assunzioni.
    La materia del contendere all’interno dell’Ateneo riguarda due punti: le progressioni verticali del personale interno all’amministrazione e i nuovi posti che si apriranno in futuro una volta stabilita la pianta organica per i prossimi anni. Dalla parte delle persone che hanno partecipato al concorso pubblico e che sono risultate idonee si schiera la Uil-Università: «Non siamo contro la stabilizzazione dei precari», esordisce Giorgio Mancosu, «ma difendiamo i diritti delle altre categorie, come stabilito dalla Corte Costituzionale. Tra le persone che hanno diritto a un posto di lavoro ci sono anche quelle che hanno superato un concorso pubblico e che sono risultate idonee. Per questo in futuro l’amministrazione deve rispettare la proporzione paritaria tra la stabilizzazione dei precari e l’assunzione di chi è risultato idoneo a un concorso pubblico. Questi ultimi sono circa 120 e sperano, prima o poi, di essere chiamati prima della scadenza delle graduatoria, nel 2010».
    Diverso il parere della Cgil: «Finalmente», commenta Pino Calledda, «l’Università ha iniziato la stabilizzazione dei precari. Non dimentichiamo che ci sono persone che da otto-dieci anni vanno avanti con contratti a progetto o di collaborazione retribuiti con 600 euro. Svolgono anche ruoli delicati nei posti chiavi dell’Ateneo. Per il futuro? La Finanziaria 2008 è legge dello Stato, quindi bisogna proseguire con l’assunzione dei precari. Ci batteremo inoltre per gli assegnisti e i borsisti, esclusi da ogni discorso di stabilizzazione».
    In posizione d’attesa la Cisl, come conferma Tomaso Demontis: «Prima di parlare di nuove assunzioni si dovrebbe approvare la pianta organica per capire quanti lavoratori serviranno in futuro. Stiamo aspettando di concertare con l’amministrazione la dotazione organica. C’è un’altra priorità: le progressioni verticali, per la valorizzazione del personale interno».
    MATTEO VERCELLI