ESAMI DI LAUREA APRILE 2023:
APPELLO STRAORDINARIO A.A. 2021/22 E PRIMO APPELLO A.A. 2022/23
Si avvisa che con Decreto Rettorale n. 337 del 9 marzo 2023 è stata prorogata al 15 giugno 2023 la sessione delle prove finali per il conseguimento dei titoli di studio relativi all’a.a. 2021/2022.
Pertanto l’appello di laurea previsto per il mese di aprile 2023 ha validità sia per l’a.a. 2021/2022 sia per l’a.a. 2022/2023.
Nel sistema sono stati configurati due appelli di laurea per il mese di aprile 2023, uno per l’anno accademico 2021/2022 e l’altro per l’anno accademico 2022/2023: i laureandi dovranno compilare la domanda di laurea selezionando l’appello relativo all’anno accademico in cui intendono conseguire il titolo.
Gli esami di profitto e le attività didattiche conseguite e verbalizzate alla data di emanazione del presente decreto dagli studenti che usufruiranno della proroga di cui all’articolo 1, saranno imputate all’a. a. 2021/2022
Resta inteso che gli studenti che conseguiranno il titolo finale per l’a.a. 2021/2022 decadono dai benefici connessi all’iscrizione per l’a.a. 2022/2023 (art. 5 DR) e salvo diversa indicazione dei soggetti pubblici/privati erogatori dei benefici. Per quanto riguarda studenti beneficiari di borse di studio, assegni, etc. erogati per l’a.a. 2022/2023 dall’ERSU o da altri enti/soggetti che prevedono quale requisito la regolare iscrizione con riferimento all’a.a. 2022/2023, si fa rinvio alle decisioni assunte in merito dai medesimi.
Non rientrano nella proroga in oggetto:
- Gli studenti in ricognizione per l’a.a. 2021/2022;
- passaggi, trasferimenti e abbreviazioni fatte per l’a.a. 2022/2023;
- studenti che sostengono esami di profitto e altre attività didattiche (laboratori, etc.) attivate per la prima volta nell’a.a. 2022/2023;
- studenti che hanno presentato nuovi piani di studio per l’a.a. 2022/2023;
- studenti laureandi iscritti per l’a.a. 2022/2023 all’ultimo anno in corso della durata normale dei corsi (ossia non è possibile usufruire della proroga in oggetto per coloro che conseguirebbero il titolo in anticipo per effetto della proroga).