Regolamento

 

Regolamento della Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile e Architettura 

Art.1 (Istituzione)

1.     
La Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura, di seguito definita Scuola, è istituita con Decreto del Rettore, previa delibera di approvazione da parte del Senato Accademico, verificata l’esistenza dei requisiti di idoneità previsti dall’art. 3 del D.M. 224/99 effettuata dal Nucleo di Valutazione.

2.     
La Scuola è istituita presso l’Università degli Studi di Cagliari e su proposta dei seguenti Dipartimenti:

·   Dipartimento di Architettura

·   Dipartimento di Ingegneria Strutturale

·   Dipartimento di Ingegneria del Territorio

La sede amministrativa della Scuola sarà localizzata presso uno dei Dipartimenti proponenti che metteranno a disposizione personale, strutture e servizi adeguati alle attività della Scuola.

3.      Possono essere coinvolti nel funzionamento della Scuola, attraverso la stipula di opportune convenzioni, soggetti pubblici e privati che dispongano di strutture ed attrezzature idonee e documentino un’alta qualificazione culturale e scientifica. È contemplata anche la possibilità di collaborazione con altri Atenei italiani ed esteri, previa delibera di approvazione da parte del Senato Accademico, verificata l’esistenza dei requisiti di idoneità previsti dall’art. 2 del DM 224/99 effettuata dal Nucleo di Valutazione.

4.     
La Scuola istituita è attivata per tre anni accademici e può essere rinnovata per successivi cicli triennali, previa valutazione positiva del Comitato Scientifico, del Nucleo di Valutazione e del Senato Accademico.

5.      Nell’ambito della programmazione annuale, il Senato Accademico destina risorse per borse di studio e per il funzionamento della Scuola. Il numero di borse per l’attivazione della Scuola non può comunque essere inferiore a 15  escluse quelle con finanziamento esterno.

6.      I corsi iniziano le proprie attività il 16 gennaio di ciascun anno accademico.

Art.2

(Rinnovo)

1.            
La Scuola è rinnovabile su proposta motivata dei Dipartimenti interessati, da presentare entro le scadenze fissate dal Consiglio di Amministrazione. La proposta deve documentare l’esistenza dei requisiti di idoneità previsti dal D.M. 224/1999, e successive integrazioni, che saranno verificati dal Nucleo di Valutazione.

2.             Il Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione nonché gli altri organi consultivi individuati dal Senato Accademico stesso, sulla base di una relazione consuntiva e programmatica, delibera circa il rinnovo della Scuola.

Art. 3(Aree di afferenza e settori scientifico disciplinari) 

Le aree scientifico disciplinari di riferimento della Scuola sono quelle specifiche dell’ingegneria civile, dell’architettura e dell’urbanistica, delle tecniche di valutazione e della diagnostica a supporto delle decisioni per il recupero edilizio e la riqualificazione ambientale, significativamente rappresentati dai settori disciplinari afferenti ai Dipartimenti ed ai Dottorati di ricerca proponenti già attivi nell’Ateneo cagliaritano.

All’atto dell’istituzione della Scuola i Settori Scientifici Disciplinari di riferimento saranno i seguenti:

                     GEO/05 –        GEOLOGIA APPLICATA

                      GEO/11 –        GEOFISICA APPLICATA

                      ICAR/01 –      IDRAULICA

                      ICAR/02 –      COSTRUZIONI IDRAULICHE E       MARITTIME E IDROLOGIA

                      ICAR/04 –      STRADE, FERROVIE ED AEROPORTI

                      ICAR/05 –      TRASPORTI

                      ICAR/06 –      TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA

                      ICAR/07 –      GEOTECNICA

                      ICAR/08-       SCIENZA DELLE COSTRUZIONI

                      ICAR/09 –      TECNICA DELLE COSTRUZIONI

                      ICAR/10 –      ARCHITETTURA TECNICA

                      ICAR/11 –      PRODUZIONE EDILIZIA

                      ICAR/14 –      COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA

                      ICAR/17 –      DISEGNO

                      ICAR/18-       STORIA DELL’ARCHITETTURA

                      ICAR/19-       RESTAURO

                      ICAR/20-       TECNICA E PIANIFICAZIONE URBANISTICA

                      ICAR/21-       URBANISTICA

                      ICAR/22-       ESTIMO

                      ING-INF/05   SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI

                      ING-IND/11  FISICA TECNICA AMBIENTALE

                      ING-IND/22  SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI

                      ING-IND/28  INGEGNERIA E SICUREZZA DEGLI SCAVI

                      MAT/08 –       ANALISI NUMERICA

Le principali aree disciplinari e di ricerca convergeranno per definire gli indirizzi operativi della Scuola, in un progetto formativo orientato allo sviluppo di metodi e tecnologie innovative per il progetto del territorio. I percorsi formativi, le attività di ricerca e gli stages saranno indirizzati alla valutazione e monitoraggio dei rischi ambientali, alla definizione e gestione dei processi d’uso e trasformazione dell’ambiente naturale e antropizzato, alla riqualificazione della città e del territorio, alla valutazione di compatibilità localizzativa e d’uso del territorio, alla definizione dei sistemi di supporto alla pianificazione urbanistica, alla valorizzazione e recupero architettonico e strutturale del costruito. In particolare faranno parte del progetto formativo e di ricerca i campi di applicazione delle costruzioni idrauliche e marittime, della pianificazione e gestione delle risorse idriche, dei sistemi energetici alternativi, della vulnerabilità del territorio, della ricerca sui materiali stradali, delle procedure per la verifica di qualità delle costruzioni, della ricerca di nuovi materiali per l’edilizia, delle tecnologie bio-compatibili per l’architettura e per l’ambiente, della progettazione assistita, dell’elaborazione progettuale applicata al campo del restauro e del recupero dell’edilizia storica, delle tecnologie tradizionali e innovative per il recupero del patrimonio edilizio storico e “moderno”, delle sperimentazioni sui processi progettuali “complessi” alle differenti scale, della valutazione di impatto ambientale, della valutazione ambientale strategica per la pianificazione urbana e territoriale, dello sviluppo e controllo di processi di produzione ambientalmente sostenibili, del rilievo e della caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati, della diagnostica urbana, della valutazione delle condizioni di rischio ambientale, delle tecnologie per la riqualificazione ambientale del territorio e per il risanamento dei centri storici, delle tecniche di valutazione del paesaggio naturale e della sua protezione, della ricerca applicata alla verifica del comportamento di strutture composte da materiali non resistenti a trazione e di strutture murarie in particolari condizioni di regime statico e dinamico, di comportamento delle strutture murarie degli edifici di pregio, della microzonazione sismica.

Art. 4(Obiettivi della Scuola) 

Scopo primario della Scuola di Dottorato sarà quello di favorire percorsi formativi integrati tra aree scientifiche affini nei campi dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura individuando connessioni multidisciplinari con le discipline di controllo, monitoraggio, previsione, programmazione e gestione delle risorse, caratterizzate dalla sostenibilità dell’azione dell’uomo nel  territorio.
La Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura dovrà formare figure altamente specializzate, non soltanto per la ricerca in ambito universitario, ma che possano costituire un validissimo supporto tecnico-scientifico della ricerca applicata al territorio presso le Pubbliche Amministrazioni, gli enti pubblici di gestione e controllo dell’ambiente per rispondere alle loro sempre più urgenti e specifiche esigenze. Sarà inoltre una importante occasione formativa che consentirà di completare un percorso di conoscenza tecnica finalizzato a promuovere capacità professionali orientate verso una progettazione sostenibile del territorio.
La Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura  si pone in tal senso come punto di riferimento per la formazione e la comunicazione dei saperi tecnici ingegneristici ed architettonici anche per gli altri Paesi del Mediterraneo. Il coinvolgimento di Università, strutture governative ed istituzioni del Nord Africa e di altre nazioni del Mediterraneo  consentirà, con la partecipazione di dottorandi stranieri, di realizzare una formazione integrata e cosmopolita caratterizzata dalla condivisione di culture, saperi, linguaggi e  modi di costruire e operare nel  territorio.

Gli obiettivi tecnico-operativi sono perciò finalizzati a migliorare le capacità dei Dottorandi di individuare le relazioni che vengono a costituirsi tra l’insediamento e le infrastrutture e l’ambiente per valutare, prevedendoli, gli effetti sul territorio e sui sistemi naturali, i livelli di efficienza, di sicurezza e di stabilità delle opere ed i metodi per accertarli, la capacità di carico del territorio. Ulteriori competenze saranno originate dalle interconnessioni tra gli aspetti tecnologici, economici e sociali connessi alle infrastrutture, alle reti e agli impianti energetici, ai sistemi urbani, alla difesa del suolo e dei sistemi idrici, al riuso dei materiali.Tra le attività formative è previsto l’approfondimento delle tecniche di misura, delle simulazioni dei fenomeni fisici e dei sistemi antropici, urbani e territoriali, per il miglioramento tecnologico delle attuali metodologie e la proposta di nuovi criteri e metodi.Particolare attenzione è rivolta alla capacità di elaborazione autonoma di programmi di ricerca originali su tutti i temi previsti. Oltre a fornire le competenze tecniche,
la Scuola stimolerà a migliorare le proprie capacità di coinvolgere e gestire a livello organizzativo i progetti di ricerca ideati.
La Scuola pertanto si caratterizza per una forte trasversalità dei temi affrontati, per l’interdisciplinarietà e multidisciplinarietà delle competenze e degli ambiti di studio e di ricerca.
 

In sintesi, gli obiettivi formativi della Scuola di dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura sono i seguenti:

-formare Dottori di Ricerca che conoscano in modo approfondito e padroneggino adeguatamente gli aspetti teorico-scientifici e tecnico operativi relativi alle principali aree di ricerca, individuate all’art. 3, sia in generale che in relazione alle tematiche sviluppate nei tre anni di studio applicato. Ciò permetterà di affrontare i problemi complessi legati alla necessità di realizzare gli obiettivi del percorso formativo e di ricerca e permetterà inoltre di gestire un processo progettuale completo che richiede una conoscenza approfondita, non solo su specifici settori, ed una capacità di apprendimento e metabolizzazione dei processi di gestione di tutte le procedure di compatibilità nell’uso delle risorse del territorio con un approccio interdisciplinare. Il Dottore di Ricerca in Ingegneria Civile ed Architettura sarà capace di ideare, pianificare, progettare e gestire gli interventi sul territorio ed il mondo del costruire utilizzando tecnologie avanzate che prefigurano sistemi, processi e servizi di nuova concezione. Pertanto si conseguirà la preparazione di dottori di ricerca di alta qualificazione scientifica nell’ambito dell’Ingegneria Civile ed Architettura, in grado di esercitare sia attività di ricerca avanzata in ambito universitario o presso enti di ricerca, che attività professionali di elevato profilo qualitativo ed innovativo in ambito pubblico e privato.

In termini generali il Dottorato, che si propone nell’ottica della riforma come il terzo livello dei percorsi formativi nel settore dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, consentirà un ventaglio di opzioni che coincidono con alcuni dei filoni innovativi  della progettazione applicata al territorio.

In particolare si formeranno:

– professionisti e ricercatori con competenze legate al processo edilizio, con approfondite conoscenze nelle metodologie e nelle procedure della qualità, anche in funzione del fabbisogno di quadri di alta qualificazione nell’ambito delle imprese di costruzione interessate a sviluppi strategici nel settore, per la progettazione e direzione di uffici tecnici in grado di supportare l’insieme delle attività di pianificazione e realizzazione dei processi di “costruzione” del territorio;

– specialisti con capacità di trasferire l’innovazione tecnologica nelle imprese di produzioni di componentistica, specie nei settori in espansione dell’edilizia bio-sostenibile, dell’impiantistica di qualità, etc.;

– operatori di alta qualificazione nel settore della progettazione architettonica e urbana alle differenti scale;

– professionisti e ricercatori di alta qualificazione nel settore della progettazione del restauro, recupero, conservazione dei manufatti edilizi storici e del “moderno” sia nel campo del patrimonio monumentale tutelato, sia nel campo del patrimonio residenziale diffuso dei centri storici;

– figure di alta qualificazione nel settore della diagnostica urbana e territoriale, capaci di riconoscere attraverso l’uso di appropriate tecniche di rilievo le condizioni del territorio e delle costruzioni;

– professionisti e ricercatori di alta qualificazione nel settore della tecnica e pianificazione urbanistica e nel settore della progettazione urbanistica orientata in senso ambientale;

– figure di alta qualificazione

·         nel campo della diagnostica delle costruzioni ;

·         del calcolo delle strutture in cemento armato;

·         delle costruzioni idrauliche;

·         delle costruzioni marittime;

·         della mobilità di uomini e merci e dei trasporti marittimi, aerei e urbani;

·         della idrogeologia e della geologia applicata;

·         dell’uso razionale delle risorse energetiche

·         e delle costruzioni stradali, ferroviarie e aeroportuali.

Art. 5(Organi) 

Sono organi della scuola:

          Il Collegio della Scuola

          Il Direttore della Scuola

          I Collegi dei docenti dei dottorati afferenti alla Scuola

          Il Comitato Scientifico.

Art. 6

(Collegio della Scuola) 

1. Il Collegio della Scuola è organo di programmazione, di indirizzo e di coordinamento delle attività e delle esigenze generali della Scuola.

2. In particolare, il Collegio:

          formula il progetto formativo complessivo della Scuola comprendente le attività didattiche e di ricerca comuni ai singoli corsi;

          delibera annualmente i corsi da attivare;

          ripartisce le risorse finanziarie assegnate alla Scuola e distribuisce borse di dottorato tra i singoli corsi, prevedendo di assegnare anche una quota da riservare agli studenti stranieri.

          esercita azione di coordinamento, promozione ed innovazione dell’attività didattico-scientifica dei singoli dottorati e di controllo dello standard di qualità.dei lavori finali;

          stabilisce i criteri di riconoscimento dei crediti di formazione alla ricerca di cui al successivo art. 10;

          indica il calendario delle attività formative;

          promuove la partecipazione a reti di dottorato, anche se di interesse per i singoli indirizzi;

          approva la relazione consuntiva e programmatica annuale del Direttore;

          stabilisce la durata minima dei corsi, che non può comunque essere inferiore a tre anni;

          garantisce la migliore forma di pubblicizzazione delle attività della Scuola, anche attraverso il costante aggiornamento del sito web della Scuola.

3. Il Collegio della Scuola è composto dal Direttore della Scuola che lo presiede, dai Coordinatori dei Corsi di dottorato afferenti alla Scuola e da 18 rappresentanti dei collegi dei dottorati afferenti, eletti in misura proporzionale alla consistenza numerica dei collegi dei singoli dottorati.

4. Del Collegio fanno parte, limitatamente agli argomenti riguardanti l’andamento generale delle attività e dei percorsi formativi, tre rappresentanti dei dottorandi eletti annualmente tra gli iscritti alla Scuola di dottorato.

Art. 7(Il Direttore della Scuola) 

1. Il Direttore è il responsabile della Scuola, la rappresenta nei rapporti interni ed esterni e dà esecuzione alle deliberazioni del Collegio della Scuola.

2. Il Direttore è eletto dai docenti componenti i Collegi dei dottorati afferenti alla scuola, dura in carica tre anni ed è rieleggibile consecutivamente una sola volta. Il Direttore della Scuola non può ricoprire contemporaneamente la carica di Coordinatore di Corso di dottorato o di Direttore di altra Scuola di dottorato.

3. Il Direttore predispone annualmente una relazione consuntiva in merito all’attività generale della Scuola. La relazione del Direttore è approvata dal Collegio ed è trasmessa al Nucleo di valutazione.

4. Il Direttore convoca e presiede il Collegio della Scuola e cura l’attuazione delle delibere.

5. Il Direttore nomina un Vicedirettore che lo sostituisce nei casi di assenza o di impedimento.

Art. 8(Collegi dei docenti dei dottorati di ricerca) 

1.I Collegi dei docenti sono organi preposti alla garanzia e alla gestione delle specificità dei singoli corsi di dottorato. I collegi organizzano le attività didattiche e di ricerca proprie del Corso ai sensi dei vigenti regolamenti.

I collegi dei docenti dei dottorati di ricerca afferenti alla Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura  sono quelli registrati  nei seguenti dottorati ed elencati nel seguito:

DOTTORATO IN INGEGNERIA DEL TERRITORIO

DOTTORATO IN INGEGNERIA STRUTTURALE

DOTTORATO IN INGEGNERIA EDILE

DOTTORATO IN ARCHITETTURA

2. Si rimanda al regolamento d’Ateneo sui dottorati di ricerca per quanto attiene alle norme organizzative di ogni singolo corso di dottorato di ricerca.

3. L’afferenza alla Scuola di un nuovo Dottorato, che deve essere giustificata sulla base di adeguate motivazioni scientifico-culturali e che deve riferirsi ad un programma formativo collocato in un ambito disciplinare sufficientemente ampio, viene deliberata dal Collegio.

4. Un docente non può partecipare a più di uno dei Collegi afferenti alla Scuola, né partecipare ai Collegi di dottorati afferenti ad altre Scuole.

Art. 9

(Comitato Scientifico)

Si potrà prevedere, con delibera del Collegio della Scuola, la nomina di un Comitato Scientifico, costituito da 3 personalità esterne all’Ateneo, anche straniere, di riconosciuta autorevolezza scientifica.

Art. 10 (Struttura Amministrativa) 

1.
La Scuola non è dotata di struttura amministrativa autonoma, né di autonomia di bilancio, ed utilizza per il suo funzionamento le strutture esistenti presso uno dei Dipartimenti ad essa facenti capo.2.In prima approvazione la sede amministrativa della Scuola di Dottorato coincide di norma con il Dipartimento a cui afferisce il Direttore di cui all’Art. 7.  

Art. 11(Attività formativa) 

1. Il percorso formativo è formulato ed espresso in crediti di formazione alla ricerca (CFR), che si acquisiscono, oltre che attraverso attività didattica frontale, prevalentemente tramite pubblicazioni, presentazione di lavori a congressi e convegni, partecipazione a gruppi scientifici di lavoro e a scuole estive, attività seminariale attiva sulle proprie ricerche, tesi finale.

2. Per poter conseguire il titolo, i dottorandi devono maturare 180 crediti di formazione alla ricerca, di cui 36 da didattica frontale. I criteri di riconoscimento dei CFR sono stabiliti dal Collegio della Scuola.

3. I crediti da didattica frontale dovranno essere conseguiti durante i primi due anni del dottorato di ricerca sulla base di un piano di attività didattica, proposto dai collegi di dottorato e approvato dal Collegio della Scuola, e riguarderanno corsi di base e di interesse generale, oltre ai corsi obbligatori della scuola di dottorato, che saranno stabiliti dal Collegio della Scuola prima dell’avvio di ogni ciclo e pubblicati sul sito web della Scuola. Per ciascun corso saranno stabiliti schede di valutazione con relativi commenti e suggerimenti.

Art. 12(Offerta didattica) 

1.
La Scuola organizza annualmente l’offerta didattica in aree, ove possibile, interdisciplinari che interessano diversi settori scientifici, in modo da qualificare al meglio i dottorandi di ricerca che afferiscono alla Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile  ed Architettura offrendo loro una preparazione più completa e possibilmente più omogenea.

2. La programmazione delle attività comuni e specifiche avviene sulla base degli obiettivi di cui all’art. 4 del presente regolamento ed è diretta all’approfondimento di discipline ritenute indispensabili alla preparazione dei futuri Dottori di Ricerca in questo settore, quali ad esempio il calcolo numerico, la statistica e il trattamento dei dati, la fisica applicata, l’elettronica, l’informatica, la chimica applicata, l’analisi dei rischi, la modellistica,  la legislazione ambientale, i sistemi informativi territoriali, l’economia, la progettazione assistita.

3. Indicativamente i corsi di terzo livello della Scuola di Dottorato hanno una durata di 20 ore, e sono valutati 4 crediti. Il minimo numero di crediti da didattica frontale che
la Scuola è tenuta ad offrire, per ciascun ciclo di dottorato è di 36 crediti.

I docenti dei corsi della Scuola di Dottorato, anche provenienti da università straniere, attestano sia la frequenza al corso, che il superamento della prova finale. La frequenza, obbligatoria, dovrà essere di almeno l’80% dell’intero corso. La mancanza di tale attestazione non consentirà l’acquisizione da parte dello studente dei crediti relativi.

Il Consiglio si riserva di derogare da tale disposizione per cause di forza maggiore e di studiare, insieme ai docenti della Scuola, le modalità di recupero dei contenuti culturali dei crediti eventualmente non acquisiti.

4. Il numero complessivo di crediti che i dottorandi devono acquisire per attività didattica frontale nel triennio sarà pari a 36; pertanto i crediti mancanti possono essere ottenuti dalla partecipazione a: corsi di formazione, offerta formativa dei singoli dottorati o di diverse scuole di dottorato, anche di altre università, seminari, corsi della laurea specialistica, e altre attività che saranno proposte dal Collegio di Dottorato e approvate dal Collegio della Scuola.

      E’ previsto che  ogni dottorando sia seguito da uno o più tutori  appartenenti allo stesso collegio di Dottorato e da uno o più  co_tutori preferibilmente di collegi facenti parte della stessa Scuola, ma anche, e in subordine, esterni alla Scuola; 

Art. 13(Risorse) 

I dipartimenti  proponenti mettono a disposizione per le attività della Scuola i loro spazi e le loro strutture di base: uffici, laboratori, officine, servizi informatici, biblioteche. Per specifiche esigenze, l’accesso ad attrezzature scientifiche o servizi non altrimenti disponibili potrà essere reso possibile con la stipula di accordi con altri dipartimenti o convenzioni con istituzioni e organizzazioni di ricerca.

Per ciascun ciclo, le risorse assegnate alla Scuola dall’Ateneo (borse a carico del bilancio universitario e finanziamenti connessi) saranno ripartite fra gli indirizzi secondo criteri stabiliti dal Collegio della Scuola, sentiti i Collegi dei Dottorati afferenti.

Le eventuali risorse messe a disposizione da enti, imprese e responsabili scientifici di progetti di ricerca saranno assegnate ai singoli Dottorati.

Art. 14(Collaborazioni con Enti e Imprese) 

1.             Ai fini della formazione potranno essere stipulate convenzioni o intese di collaborazione con enti e aziende, tra cui le piccole e medie imprese, soggetti di cui all’articolo 17 della legge 5/10/1991, n. 317.

2.             Il Collegio della Scuola definisce con tali soggetti il programma di studio, in ordine anche alla concessione delle agevolazioni di cui all’articolo 5 della legge 27/12/1997, n. 449, e successive modificazioni e integrazioni.

Art. 15(Internazionalizzazione) 

1.           
La Scuola di Dottorato in Ingegneria Civile ed Architettura promuove e agevola la cooperazione internazionale nell’ambito dei dottorati di ricerca. A tal fine si prevede che ciascun dottorando trascorra un periodo di almeno 6 mesi, anche non continuativi, presso una qualificata università straniera e, quando possibile, partecipi a programmi di ricerca internazionali; e potrà ospitare nei dottorati afferenti, dottorandi provenienti da altri Paesi per un periodo di 6 mesi o per l’intero Corso degli studi se dotati di apposita borsa. In tal senso si attiverà per promuovere l’attivazione di borse da destinare esclusivamente a dottorandi dei Paesi in via di sviluppo. Infine il processo di internazionalizzazione si arricchirà con la partecipazione attiva di qualificati docenti stranieri.. L’obiettivo dell’internazionalizzazione sarà raggiungibile grazie ai rapporti con la comunità scientifica internazionale già attivi da parte dei gruppi partecipanti, e consentirà ai futuri dottori di ricerca di confrontarsi con le migliori esperienze straniere nel settore.

2.           
La Scuola si propone infine di promuovere e stipulare, con altre Università e/o Enti stranieri e con i governi degli altri Paesi,  accordi di cooperazione internazionale, che definiscano le concrete modalità di collaborazione e,  in particolare, lo svolgimento di tesi in co-tutela tra docenti della Scuola e docenti di Università straniere, il riconoscimento reciproco del titolo, il rilascio di titoli congiunti.

3.            Nell’ottica di una preparazione transnazionale,
la Scuola incoraggia la redazione e la presentazione di tesi in lingua straniera e soprattutto in quella inglese. La scuola stimolerà l’apprendimento della lingua inglese da parte di tutti i dottorandi.

4.           
La Commissione per l’attribuzione del titolo finale potrà prevedere la partecipazione di almeno un membro appartenente ad una università straniera.

Art. 16 (Dottorato Europeo) 

Per i dottorandi che ne facciano esplicita richiesta, e che abbiano seguito un consistente periodo formativo all’estero,
la Scuola può chiedere il riconoscimento del titolo di dottorato a livello europeo, attraverso il rilascio di una certificazione congiunta “Doctor Europaeus” aggiuntiva al titolo e al valore nazionale del dottorato. In tal caso
la Commissione per l’attribuzione del titolo finale dovrà prevedere la partecipazione di due membri stranieri.

Art. 17(Modifiche al presente regolamento) 

Modifiche al presente regolamento, che non siano automatiche per disposizione di legge, sono proposte dal Collegio della Scuola ed approvate dai dipartimenti proponenti e dalle competenti autorità accademiche dell’Università degli Studi di Cagliari.

Art. 18

(Sito Web)

La Scuola si doterà di un proprio sito Web, dove verranno riportate tutte le informazioni relative alle attività della stessa.

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