progettoesocieta

Mar 112016
 

MODULO 01

FASE DI ANALISI

17 MARZO-24 MARZO

La camminata di quartiere ha come obiettivo la messa in atto di un esercizio di osservazione e interpretazione di un ambito discreto (assegnato) e dovrà portare gli studenti a considerare le pratiche sociali esibite nello spazio come elementi rivelatori di particolari bisogni o ancora come azioni capaci di ridefinire lo spazio dal punto di vista fisico, funzionale, simbolico.

Oggetto della osservazione dunque sarà il rapporto tra lo spazio e suoi utilizzatori.

L’output della esplorazione sarà un racconto sotto forma di elaborato descrittivo (interpretativo del contesto dato).

Le informazioni acquisite saranno successivamente messe a sistema con i dati quantitativi e altre letture di tipo oggettivo, oltre che con i racconti dei testimoni privilegiati, in modo da costruire un quadro esigenziale complesso su cui fondare il progetto (MODULO 03).

La fase di analisi sul campo si articola in una giornata laboratoriale (aula) e in una giornata di esplorazione sul campo e di lavoro in aula.

L03

DATA: 17 marzo

ore 9,15 -13 

Obiettivo: fornire agli studenti elementi teorico-pratici, oltre che suggerire strumenti e tecniche, per l’osservazione, la descrizione, l’interpretazione delle forme urbane e della vita in città. 

ore 9,15 -9,45

Spunti per una lettura qualitativa dei contesti

SEM02

10-11,30

Principi di geografia urbana

a cura di Prof. Maurizio  Memoli  (Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali)

obiettivo:  fornire alcuni spunti teorici e metodologici mutuati dalla analisi geografica applicata, sul rapporto tra osservazione spaziale e analisi politica e sociale. I docenti forniranno spunti sulla geografia come narrazione.

Argomenti trattati: 

Teorie e Metodologie di ricerca. Metodi quantitativi e qualitativi

Osservazione dello spazio e forme di rappresentazione

Pratiche urbane e spazio pubblico

Esempi di ricerca di campo: racconto e narrazione

11,30-13

Lavoro in aula

divisione in gruppi e preparazione itinerari intorno agli ambiti precedentemente selezionati

Gli ambiti verranno assegnati ai gruppi di studenti, ma il successivo esercizio di osservazione sarà individuale.

I docenti lavoreranno con gli studenti davanti ad una mappa.

Gli itinerari e i punti di osservazione che si definiranno in aula dovranno essere costruiti in base all’obiettivo dell’ esplorazione, ovvero: rilevare il livello di isolamento/connessione dell’ambito assegnato, il rapporto dell’isolato/edificio con la strada, la permeabilità dei blocchi abitativi, i flussi/quantità e qualità, la sicurezza urbana reale e percepita, il tipo e intensità delle relazioni umane, il tipo di attività (volontarie/sociali, attività necessarie), pratiche esibite nello spazio,  ecc

LAB01

ore 15-17

DESCRIZIONE: strumenti e linguaggi espressivi con cui condurre l’esperienza esplorativa/osservativa e il suo racconto

a cura di Emiliano Serreli e Silvia Depau

Obiettivo: mobilitare un repertorio pertinente ed efficace di tecniche per la lettura e la restituzione dei fenomeni osservati

I tutor daranno alcuni spunti agli studenti per “registrare i fenomeni” anche in relazione a come si dovrà costruire l’elaborato descrittivo

Mar 082016
 

MODULO 01

FASE DI ANALISI 

10 MARZO

La lezione vuole fornire gli spunti per avviare una riflessione sulla “questione abitativa”, con particolare riferimento ai quartieri di edilizia residenziale pubblica costruiti nel dopoguerra (piano INA-Casa: 1949-1963).

Nell’arco della mattinata si ripercorreranno le vicende che hanno dato origine alla periferia storica italiana. Successivamente si analizzerà il quartiere cagliaritano di Is Mirrionis-San Michele attraverso tre livelli di lettura: evoluzione del tessuto urbano, dati oggettivi (istat), indicatori del disagio. Concluderà il Prof. Luigi Minerba (ordinario di statistica medica e Assessore alle politiche sociali del Comune di Cgliari) con l’introduzione di un ulteriore livello di interpretazione della realtà urbana: l’ indice di deprivazione.

Nel pomeriggio si svolgerà il primo seminario e gli studenti incontreranno alcuni attori territoriali capaci di fornire uno sguardo multidimensionale sul quartiere.

 

L02

DATA:10 marzo

ore 9,15 – 13 

Obiettivo: fornire agli studenti elementi teorici e dati quantitativi per leggere l quartieri di Is Mirrionis – San Michele

9, 15 -9,45

Introduzione al corso

10, 15 -11.15

L02_IPARTE: Periferie Storiche

L02_IIPARTE: Il contesto di indagine – Is Mirrionis e San Michele

Evoluzione urbanistica

L02_IIPARTE: Il contesto di indagine – Is Mirrionis oggi

Lettura oggettiva. Dati istat

 

11.15 -12.00

Oltre il dato: indici di povertà 

a cura di Luigi Minerba

12.00-13.00

Introduzione a nuovi livelli di lettura e interpretazione della realtà urbana: “leggere la deprivazione”.

a cura di Luigi Minerba

 

SEM01

DATA:10 marzo

ore 15-18

Obiettivo: facilitare l’incontro e il confronto tra gli studenti e alcuni testimoni privilegiati che operano nel quartiere. SI tratta di fornire elementi per una lettura qualitativa dei luoghi e delle popolazioni insediate.

Ospiti:

15,00Antonio FUNEDDA Presidente ERSU,

16,00 Donatella Addis, assistente sociale Comune di Cagliari

Cooperativa Passaporola – Centro di Quartiere via Brianza

 

Discussione

Ott 042014
 

Le lezioni del

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 (matricole pari)

inizieranno

lunedì 6 OTTOBRE in AULA ROSSA

Ott 262010
 

09.00 introduzione all’esercitazione

10.00-11.00 esercitazione nel quartiere

11.00-13.00 discussioni individuali col docente ed elaborazione dei dati

Mentre è facile leggere fino in fondo una città di piccole dimensioni … è più difficile leggere a fondo una città grande. Ma anche questo è possibile, tenendo conto che una città grande è sempre costituita da molti stati diversi: non è una città monolitica, ma un aggregato di situazioni omogenee in loro stesse, e tra loro più o meno disomogenee. … Dopo aver identificato le parti che nella complessiva disomogeneità presentano una propria omogeneità, è possibile isolarle, ma solo per il tempo necessario a studiarle e conoscerle, dopo di che vanno il più presto possibile rimesse in circolo nell’insieme. Dico che questo processo è scientifico … perché proprio così si procede nella scienza quando si isola una parte per studiarla meglio, avendo la consapevolezza che quanto si sta esaminando non è la realtà, ma soltanto una sua provvisoria schematizzazione che tuttavia ha significato perché fornisce informazioni utili a comprendere il tutto al quale la parte appartiene. So bene che questa procedura molto raramente è assunta nell’architettura e nell’urbanistica. So bene che urbanistica e architettura … molto di rado riescono a fare qualche passo avanti nella definizione di un concetto o nella messa a punto di un metodo al quale ci si possa riferire per qualche tempo …”

Giancarlo De Carlo, “L’interesse per la città fisica”, Urbanistica n. 95, 1989, p 17

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