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LS/0055 - FILOLOGIA ROMANZA
Anno Accademico 2016/2017
- Docente
-
PATRIZIA MARIA SERRA (Tit.)
- Periodo
- Primo Semestre
- Modalità d'Erogazione
- Convenzionale
- Lingua Insegnamento
-
Informazioni aggiuntive
Corso | Percorso | CFU | Durata(h) |
---|---|---|---|
[32/19] LINGUE E CULTURE PER LA MEDIAZIONE LINGUISTICA | [19/00 - Ord. 2011] PERCORSO COMUNE | 6 | 30 |
Filologia romanza (6 CFU)
Il primo modulo del corso di Filologia romanza si propone specificamente di fornire le conoscenze basilari della linguistica romanza, gli strumenti per l'analisi, la comprensione puntuale e l'interpretazione letteraria e linguistica del testo scritto, con particolare riguardo al testo medievale, quale propedeutica e approccio agli studi letterari più ampiamente intesi.
Più in particolare il corso di Filologia romanza mira a fornire le conoscenze indispensabili relativamente
• alla genesi delle lingue neolatine a partire dal latino parlato e dalla sua ristrutturazione grammaticale (fonetica e morfosintattica);
• alla classificazione delle lingue neolatine;
• ai problemi basilari della edizione critica dei testi manoscritti;
nonché le nozioni minime fondamentali di metodologia della ricostruzione linguistica e di teoria del mutamento linguistico in relazione alle lingue neolatine.
Le conoscenze acquisite forniranno allo studente un quadro sincronico e diacronico dei principali fenomeni linguistici delle varie lingue romanze, e lo guideranno alla ricostruzione autonoma dei processi di mutamento della lingua di specializzazione e alla comprensione delle differenze e delle analogie tra sistemi linguistici geneticamente affini.
La conoscenza dei problemi inerenti al processo di trasmissione manoscritta del testo medioevale e dei metodi di critica testuale guideranno lo studente alla piena comprensione della peculiarità del testo medioevale e alla capacità di analizzarlo criticamente sui versanti filologico, linguistico e letterario.
Lo studente, chiamato ad una partecipazione attiva alle lezioni, sarà in grado di sviluppare le proprie capacità critiche e le proprie abilità argomentative nella direzione di un approccio ragionato ed interdisciplinare che potrà essere esteso a qualunque oggetto del suo percorso di studio.
Conoscenze:
• elementi fondamentali di morfologia e sintassi della lingua latina;
• strutture grammaticali della lingua italiana: fonologia, morfologia, sintassi della frase semplice e complessa.
Abilità:
• capacità di comprensione e interpretazione di testi scritti non contemporanei;
• comprensione dei rapporti tra elementi attraverso la sintesi, la generalizzazione.
Capacità di applicare i metodi di critica ed edizione di un testo medioevale.
• La genesi delle lingue romanze a partire dal latino volgare.
• Il latino parlato e la sua ristrutturazione grammaticale (fonetica, morfologica, sintattica e lessicale).
• Gli influssi di sostrato, adstrato e superstrato.
• Nozioni di metodologia della ricostruzione linguistica e di teoria del mutamento linguistico in relazione alle lingue neolatine.
• Fenomeni grammaticali nelle lingue romanze.
• Attestazioni, documenti e fonti letterarie per lo studio delle lingue romanze medioevali;
• Le origini delle letterature medioevali romanze.
• Restituzione, interpretazione e critica del testo.
• L’edizione critica dei testi manoscritti.
Lezioni frontali con supporto di slides. Esercitazioni relative alla realizzazione di un’edizione critica.
Esame orale con domande a risposta aperta.
La verifica orale è volta ad accertare le conoscenze specifiche acquisite in relazione a
• genesi delle lingue neolatine a partire dal latino parlato (principali fenomeni fonetici e morfosintattici);
• influssi di sostrato, adstrato e superstrato;
• descrizione delle principali lingue neolatine;
• problemi basilari dell’edizione critica dei testi manoscritti (costruzione, finalità e impiego dello stemma codicum; gli errori, le varianti adiafore; la contaminazione, la diffrazione);
nonché a valutare la capacità dello studente di leggere e commentare criticamente i documenti e le fonti letterarie esaminate per lo studio della genesi delle lingue romanze medioevali.
Criteri per l’attribuzione del voto finale:
• raggiungimento degli obiettivi previsti in relazione a conoscenze e competenze;
• capacità di comprensione, sintesi, esposizione organica e ragionata delle conoscenze acquisite;
• padronanza del linguaggio specifico della disciplina;
• capacità critiche relative alla comprensione ed applicazione dei principali criteri di restituzione, interpretazione e critica del testo.
C. TAGLIAVINI, Le origini delle lingue neolatine, Bologna, Pàtron, 1972;
– cap. II (Il sostrato preromano): si richiede la conoscenza delle nozioni generali e dei paragrafi 14, 16-20, 22, 24-26;
– cap. III (La Romània): si richiede la conoscenza dei paragrafi 29-33;
– cap. IV (Il nucleo centrale: il latino);
– cap. V: (Gli adstrati e i superstrati);
– cap. VI: (Le lingue e dialetti neolatini);
– cap. VII (Le più antiche attestazioni delle lingue letterarie): si richiede la conoscenza dei paragrafi 75, 76, 78, 81, 84, 85, 87.
M. L. MENEGHETTI, Le origini, Roma-Bari, Laterza, 1997, pp. 153-193.
A. STUSSI, Introduzione agli studi di Filologia italiana, Bologna, Il Mulino, 1994, capitoli III e IV (pp. 89-154).
Saranno inoltre commentati alcuni testi romanzi delle origini di cui si richiede lettura e conoscenza.
La bibliografia indicata dovrà essere integrata dagli appunti delle lezioni e dal materiale bibliografico fornito durante il corso.
Gli studenti non frequentanti dovranno integrare il programma indicato mediante lo studio del saggio:
FRANCA BRAMBILLA AGENO, L’edizione critica dei testi volgari, Padova, Antenore, 1984, pp. 53-133.
Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente.