Temi e Obiettivi

 

CastrumLab2010 nasce con l’intenzione di impostare il confronto scientifico e la pratica progettuale sugli approcci e sulle logiche concettuali e metodologici propri della forma contemporanea del progetto orientato al recupero del contesto storico.

Il quartiere del Castello si pone al centro dell’interesse sulla questione del recupero degli spazi del centro storico in un’ottica di dialogo costruttivo con il resto della città, in un momento in cui si va completando l’elaborazione del Piano Particolareggiato del Centro storico di Cagliari – cui la Facoltà ha contribuito con la consulenza scientifica del Prof. Giancarlo Deplano, suo illustre docente – e  riprende vigore il dibattito su alcuni significativi progetti privati e opere pubbliche.

La Facoltà di Architettura, dal 2010 nuovo inquilino istituzionale ed operativo del quartiere, intende interpretare, nelle forme di un confronto consapevole tra la scuola, i visiting professors, la comunità e le istituzioni, il rapporto che intercorre tra la valorizzazione sostenibile della parte della città più ricca di testimonianze storico-architettoniche e la rivitalizzazione socio-economica degli spazi pubblici, a partire dal recupero diffuso del costruito e dalla riconfigurazione di alcuni ambiti strategici.

L’obiettivo finale è quello di costruire nuove visioni dello spazio insediativo storico, in coerenza con i fenomeni di trasformazione socio-territoriale in atto e definire le linee guida del cambiamento per pianificare una innovativa idea-progetto di sviluppo in cui l’Università possa svolgere un ruolo centrale.

Il confronto multidisciplinare ha la finalità di incoraggiare le relazioni tra tessuto sociale e innovazione e di stimolare la sperimentazione progettuale capace di interpretare, in proposte operative, la complessità delle istanze di trasformazione del territorio storico nella contemporaneità.

Gli obiettivi del programma CastrumLab2010 sono riassumibili in:

  • ricomposizione urbana
  • recupero e riuso del patrimonio edilizio
  • miglioramento dell’accessibilità e del sistema della fruibilità dello spazio pubblico
  • rafforzamento della coesione sociale e ricostruzione dell’identità dei luoghi
  • integrazione di attività culturali, istituzionali e turistiche
  • ripensamento dei criteri di musealizzazione degli spazi e dei “grandi contenitori”.

Il laboratorio/seminario anticipa il convegno “Dalla conoscenza al piano. Conoscere, pianificare e progettare la città e il territorio” dedicato alla figura del Prof. Giancarlo Deplano, docente e urbanista che ha dedicato gran parte della sua attività alla questione dei centri storici e in particolare alla pianificazione del centro storico di Cagliari (1-2 ottobre 2010).

 

Si indicano alcuni temi emergenti per il laboratorio il cui obiettivo è quello di metterli a fuoco e delineare ulteriori proposizioni:

 

Le aree e i percorsi di connessione

Il tema  della riconnessione del quartiere di Castello con i quartieri bassi della città di Cagliari costituisce una delle sfide più interessanti da proporre come argomento di lavoro. La particolare struttura insediativa del Castello, infatti, rappresenta un vincolo fisico allo sviluppo della mobilità tradizionale e certamente all’utilizzo del mezzo privato. Ciò costituisce anche uno stimolo per cercare nuove soluzioni tese ad assicurare un adeguato livello di mobilità e di accessibilità, compatibile con le esigenze di tutela e valorizzazione del paesaggio urbano e del patrimonio storico-artistico che così fortemente caratterizza il quartiere. Ripensare il tema dell’accessibilità significa anche e soprattutto riflettere sulle aree cerniera, cioè quelle aree che costituiscono il naturale collegamento tra la parte bassa e la parte alta, tra la rocca ed i percorsi per accedervi, da progettare in relazione con il contesto.    

Gli spazi dell’Università e i luoghi della città

La progettazione degli spazi connessi alle attività della Facoltà di Architettura si pone come uno dei temi più significativi, in un contesto in cui si sente la necessità di potenziare i luoghi di relazione che ne costituiscono il tessuto connettivo. Attraverso il progetto si può ripensarne il significato e rinnovarne l’uso, concependo nuovi modi di socialità in grado di connettere desideri, aspirazioni e volontà di ritessere il rapporto tra la città e i suoi spazi universitari. L’ampio tessuto urbano oggetto di riflessione comprende il complesso del Mauriziano, Palazzo Cugia, il Ghetto degli Ebrei, il Bastione di S. Croce, il Rettorato culminante nel Teatro civico che costituisce l’ultimo tassello di un percorso di qualità dalle molte sfaccettature.

I vuoti urbani e le preesistenze

I vuoti urbani rappresentano un tema di progettazione che coinvolge il tessuto compatto del Castello. Tema quanto mai ricorrente nella città storica ed attuale rispetto alla pianificazione della città contemporanea. I vuoti del Castello sono spazi ormai racchiusi nella contiguità edilizia. Essi costituiscono un riferimento identitario e possono essere oggetto di proposizioni di recupero e riuso in grado di conferire una valenza strategica agli spazi del quartiere. In tal senso, progettare il vuoto significa rimanere ancorati al passato ma, ricollocarsi  in una nuova dimensione che dialoghi in un insieme coerente ed armonioso nella forma del progetto contemporaneo.

Locandina CastrumLab2010

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