Programma formativo

 

Programma formativo per Indirizzo

Biologia animale

L’attività formativa prevede la frequenza quotidiana presso i laboratori interni al Dipartimento di Biologia animale ed ecologia per la preparazione della tesi dottorale, nonché la partecipazione attiva dei dottorandi alle attività di ricerca in laboratorio e sul campo nei settori disciplinari a cui afferiscono i docenti del dottorato del Dipartimento. Inoltre, i dottorandi parteciperanno a seminari, stages e conferenze svolte sia dai da docenti del Collegio, su argomenti attinenti le ricerche in corso nel Dipartimento, sia da docenti stranieri o di altra sede universitaria nazionale che da eminenti studiosi nazionali ed internazionali, ed esperti di Aziende ed Enti la cui attività sia pertinente gli obiettivi del dottorato.

Sarà, inoltre, particolarmente curata l’acquisizione delle metodologie di ricerca bibliografica in banche dati digitali e cartacee, lo studio sistematico e l’interpretazione critica dei principali testi biologici di riferimento e delle più recenti pubblicazioni specifiche per la elaborazione, completamente autonoma, della tesi finale.

Ogni dottorando sarà guidato da un supervisore, concordato con il Collegio dei docenti, per tutta la durata del Corso, con il quale programmerà le priorità nelle attività di laboratorio e studio. Sarà favorito ed incoraggiato il soggiorno dei dottorandi presso istituzioni qualificate, consapevoli della utilità di acquisire esperienze di ricerca presso laboratori nazionali ed esteri.

Al termine di ogni anno di corso ogni dottorando dovrà preparare ed esporre al Collegio dei docenti una relazione sull’attività di ricerca intrapresa e sulla base del giudizio espresso dai docenti verrà valutata la sua ammissione agli anni successivi.

Sbocchi professionali dei dottorandi possono essere individuati sia nell’insegnamento universitario che nel settore della ricerca di base e applicata presso Università, Enti di Ricerca pubblici e privati, servizi governativi di controllo e gestione della biodiversità, aree protette, parchi e riserve, musei naturalistici, giardini zoologici e acquari.

Biochimica e Biologia molecolare

Sono previste soprattutto attività pratiche e prove sperimentali di laboratorio in cui i dottorandi dovranno dimostrare la loro capacità di lavorare in gruppo, di operare in autonomia e di essere in grado di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. I dottorati conseguiranno, al completamento del Corso, una buona padronanza delle basi teoriche della biochimica, con particolare riferimento allo studio delle proteine. Acquisiranno contestualmente la capacità di utilizzare autonomamente le principali tecniche di laboratorio biochimico, con riferimento alla purificazione e alla caratterizzazione funzionale di proteine ed enzimi.

Ambiti occupazionali previsti per i laureati; i Dottorati potranno pertanto svolgere attività professionali e tecnico-scientifiche non solo in regime di libera professione ma soprattutto – in posizione apicale e/o di coordinamento – presso Enti Pubblici o Centri di Ricerca preposti allo studio e all’applicazione degli intimi meccanismi che sono alla base della vita.

Le attività di ricerca in sede e fuori sede si svolgeranno secondo le linee proposte dal dottorando nel suo progetto di ricerca. Il progetto è presentato dal dottorando al Collegio dei Docenti per l’approvazione all’inizio del ciclo. Nello stesso programma è pianificato lo svolgimento temporale delle attività in sede e fuori sede, e sono descritti l’approccio metodologico e le apparecchiature da impiegare. Le attività di studio, ricerca bibliografica, stesura e realizzazione del progetto sono condotte dal dottorando in modo autonomo. Il dottorando è seguito nella sua attività da un supervisore, nominato dal Collegio dei Docenti. Il supervisore è uno specialista degli argomenti di ricerca che si incarica di mettere a disposizione di quest’ultimo le apparecchiature necessarie e di fornirgli il supporto scientifico ed organizzativo necessario alla realizzazione del progetto, inserendolo nel suo staff di ricerca. In questo modo si favorisce la crescita del dottorando in termini di autonomia, inventiva e spirito di cooperazione.

Biologia dell’uomo

La formazione culturale del dottorando avverrà tramite l’apprendimento delle diverse tecniche di analisi proprie del retroterra scientifico dell’indirizzo. Apprenderà dunque a progettare un piano di campionamento atto a creare un database finalizzato, in seguito alle attività pratiche sul campo ed in laboratorio potrà gestire ed eleborare in modo autonomo e competente i dati, conseguirà quindi una capacità di lavorare non solo in modo autonomo ma anche coordinato così da potersi inserire immediatamente negli ambienti di lavoro. Il programma formativo prevede un iniziale momento di apprendimento dello stato dell’arte nei diversi settori di competenza dell’Antropologia biologica, quindi sarà guidato a diventare autonomo nella gestione delle conoscenze acquisite, nella progettazione della ricerca e nel trattamento statistico dei dati. Il cammino formativo del singolo dottorando avverrà seguendo un iter ben preciso e scandito da momenti di verifica dello stato di apprendimento. Infatti dopo la formazione scientifica di base dovrà proporre un progetto di ricerca che sia innovativo e dovrà presentare un piano dettagliato del lavoro previsto e dei risultati attesi.

Il dottorando sarà seguito nella sua attività da un supervisore, nominato dal Collegio dei Docenti. Il supervisore sarà uno specialista nel campo della ricerca proposta e lo assisterà nel corso della realizzazione del progetto al fine di favorirne la crescita scientifica e l’autonomia di gestione delle risorse strumentali.

Gli ambiti occupazionali previsti per i dottorati sono quelle di attività professionali non solo in regime di libera professione ma anche – in posizione apicale e/o di coordinamento – presso Enti Pubblici o Centri di Ricerca preposti allo studio e gestione della interazione uomo e ambiente, sensu lato, sia in termini di controllo e valorizzazione delle risorse ambientali sia della salvaguardia dello stato di salute delle popolazioni umane.

Bioenergetica del movimento umano

Sono previste sia attività seminariali sia attività pratiche e prove sperimentali di laboratorio in cui i dottorandi dovranno acquisire capacità di lavorare in gruppo, di operare in autonomia e di essere in grado di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro. I dottorandi conseguiranno, al completamento del Corso, una buona padronanza dei principi della valutazione funzionale su basi cardiorespiratorie, metaboliche e biochimiche. Acquisiranno contestualmente la capacità di utilizzare autonomamente le principali tecniche di analisi del comportamento motorio ed alimentare sia in animali che nell’uomo,inoltre saranno in grado di progettare protocolli per la sperimentazione biomeccanica su preparati muscolari ex-vivo.

Per ciò che concerne gli ambiti occupazionali previsti per i laureati, i dottorati potranno pertanto svolgere attività professionali e tecnico-scientifiche non solo in regime di libera professione ma soprattutto – in posizione apicale e/o di coordinamento – presso Enti Pubblici o Centri di Ricerca preposti allo studio e all’applicazione dei meccanismi che sono alla base dell’attività locomotoria nell’uomo.

Le attività di ricerca in sede e fuori sede si svolgeranno secondo le linee proposte dal dottorando nel suo progetto di ricerca. Il progetto è presentato dal dottorando al Collegio dei Docenti per l’approvazione all’inizio del ciclo. Nello stesso programma è pianificato lo svolgimento temporale delle attività in sede e fuori sede, e sono descritti l’approccio metodologico e le apparecchiature da impiegare. Le attività di studio, ricerca bibliografica, stesura e realizzazione del progetto sono condotte dal dottorando in modo autonomo. Il dottorando è seguito nella sua attività da un supervisore, nominato dal Collegio dei Docenti. Il supervisore è uno specialista degli argomenti di ricerca che si incarica di mettere a disposizione di quest’ultimo le apparecchiature necessarie e di fornirgli il supporto scientifico ed organizzativo necessario alla realizzazione del progetto, inserendolo nel suo staff di ricerca. In questo modo si favorisce la crescita del dottorando in termini di autonomia, inventiva e spirito di cooperazione.

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